Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

CORVINO «Bologna, così ti miglioriam­o»

«Calleri? Aspettiamo sviluppi. Ranocchia? Fuori budget, ma se cambiano i termini...»

-

«Crescere. Migliorare. Puntare in alto. In una parola: garantire il futuro a questa società. Da quando faccio questo lavoro, da Lecce a Firenze, ho sempre cercato di creare le premesse tecniche ed economiche perché ciò possa succedere. La presenza e l’impegno di Joey Saputo sono una garanzia, Bologna può tornare grande»

Di quanti rinforzi ha bisogno il Bologna a gennaio?

«Un paio, una punta che faccia il vice Destro e un esterno d’attacco. L’obiettivo è quello di puntellare la squadra. Poi è chiaro, se arriva l’occasione allora si prende al volo ,ma...»

Ma?

«Ma il mercato di gennaio molto più complicato di quello estivo. Tra l’altro trenta giorni sono troppi»

Perché?

«Perché devi gestire giocatori che hanno dubbi, parto?, resto?, cosa mi conviene?: non è facile, io farei una finestra di una sola settimana».

Ranocchia arriva?

«E’ un grande difensore centrale, ma è fuori budget (stipendio lordo annuale 4 milioni di euro, ndr)».

E se cambiasser­o i termini dell’operazione? «Qualora cambiasser­o i termini della questione... Certo il valore tecnico del calciatore è di primo piano...».

Ramirez?

«Tutti lo sanno: è tesserabil­e solo come extracomun­itario».

Altro capitolo. Cosa è stato sbagliato con Delio Rossi?

«E’ stata una questione di tempo. Non ha funzionato per motivi fisiologic­i. Provo a spiegarmi: Delio Rossi è partito in estate con soli due titolari, mentre le altre di A avevano già una struttura consolidat­a. Era un cuoco senza ingredient­i, era un pilota con una macchina che faceva fatica. Aveva bisogno di tempo per essere competitiv­o. In cinquanta giorni abbiamo fatto sedici acquisti e ventidue cessioni. Ripeto: il ritardo è stato fisilogico»

Era una squadra che faticava. Ne ha perse otto su dieci.

«E’ mancata la compattezz­a nei finali di gara. Per 60-70 minuti la squadra c’era, poi crollava. E poi mancavano i gol di Destro. Ora questi problemi li abbiamo risolti, e i risultati si vedono»

Il Bologna ha una batteria di giovani da fare invidia. Ma le sirene del mercato...

«Alt. Li teniamo tutti. I nostri gioielli restano tutti a Bologna. Prima parlavo di garantire il futuro come terzo obiettivo. Ecco: il futuro sono loro. Taider, Oikonomou e Rizzo sono tutti ‘92, Destro è un ‘91, Masina e Ferrari due ‘94, Donsah un ‘96, Diawara un ‘97: sono le fondamenta del Bologna che stiamo costruendo».

SuDestroav­etefattoun­investimen­to notevole. Mai avuto paura che non ripagasse lo sforzo?

«Devi sperarci. A me andò bene a Lecce con Lucarelli, che presi dal Valencia dove era reduce da un anno storto. Con noi segnò 27 gol in due anni. E lo stesso capitò quando portai Toni a Firenze, segnò caterve di gol e vinse la Scarpa d’Oro. Ecco il pensiero quando ho preso Destro è stato lo stesso. Con lui abbiamo investito il 35% del nostro budget»

Quanti gol farà Destro a fine stagione? Se ne segna quindici lei che dice?

(Sorride, si prende una pausa) «Se ne segna quindici ci accontenti­amo, diciamo così»

Vi accontenta­te?

«Sì, perché comunque ha avuto un inizio di campionato complicato. Ma Destro è uno da venti gol, su questo non si discute»

Destro punta agli Europei. E con lui Giaccherin­i.

«Ce la possono fare, Conte li tiene in consideraz­ione: se centrerann­o l’obiettivo noi ne saremo orgogliosi»

E Masina quando farà il salto dall’Under alla nazionale maggiore?

«Masina è un predestina­to. C’è carenza nel suo ruolo, questo lo aiuterà di sicuro»

Diawara presto prenderà la cittadinan­za italiana. Azzurrabil­e anche lui.

«Sì, sta bruciando le tappe. Ha fatto tutto molto in fretta. Per lui ogni scenario è possibile»

Altri rossoblù in orbita azzurra ne vede?

«Bè, per esempio ancora non mi spiego come Mirante non sia uno dei tre portieri della nazionale. Ha tutto per stare nel giro di Conte»

Poi?

«Poi c’è Rossettini, che a maggio venne convocato dal ct per uno stage; e penso che uno come Rizzo, se trova continuità, può aspirare all’azzurro»

Chi sarà, tra gli attuali giocatori, la miglior sorpresa del Bologna nel 2016?

«Dico Donsah. E’ un giocatore che ha mostrato poco del suo enorme potenziale. Le ragioni ci sono: quest’estate a Cagliari non ha svolto una preparazio­ne vera e propria. Nel 2016 può esplodere e aggiungere valore a questa squadra»

Lei si stupirebbe di vedere a fine anno il Bologna nella parte sinistra della classifica?

«No, non mi stupirei per i valori tecnici che abbiamo; ma mi stupirei invece perché abbiamo fatto un mercato in cinquanta giorni, cambiando tutta la squadra, ecco che allora essere a fine stagione nella parte sinistra della classifica sarebbe clamoroso»

La nazionale «Abbiamo tanti uomini destinati e predestina­ti a vestire l’azzurro: pure agli Europei»

«Mercato duro Puntelliam­o il gruppo e se capita il colpo... Il nuovo Jovetic? Pjaca»

Cosa ha portato Donadoni?

«La sua competenza, le sue qualità, la sua serenità. E ha uno staff di altissimo livello. A me piacciono gli allenatori di campo. E Donadoni lo è».

Ci svela un Donadoni segreto?

«Tutti pensano che sia un tipo chiuso e introverso, invece non è così. E’ un piacere parlare di tutto con lui».

Sarà lui l’allenatore del futuro?

«Certo, abbiamo con lui un progetto di crescita comune. Si è legato a noi e alla nostra filosofia. E noi siamo contenti di lui. Quindi toccherà a Donadoni, un passo alla volta, far crescere questa squadra»

Lei che anni fa scoprì Jovetic, ne ha visto un altro in giro?

«Sì, l’avevo visto e trattato. E’ Marko Pjaca, classe ‘95, centrocamp­ista della Dinamo Zagabria. L’avevo già trattato a gennaio, volevo portarlo in Italia, ma non era un’operazione facile ed eravamo in serie B...Molti mi chiedono chi può essere il nuovo Jovetic. Io dico che, seppure in ruoli diversi, Diawara e Donsah possono ripetere il suo percorso di altissimo livello. E ce li abbiamo entrambi noi...»..

 ?? ANSA ?? Jonathan Calleri, 22 anni, attaccante del Boca Juniors, vicinissim­o all’Inter
ANSA Jonathan Calleri, 22 anni, attaccante del Boca Juniors, vicinissim­o all’Inter
 ?? GETTY ?? Andrea Ranocchia, 27 anni, difensore centrale
GETTY Andrea Ranocchia, 27 anni, difensore centrale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy