Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
L’autostima
«Però sono tranquillissimo, mi creda».
Partiamo dalla prima. «Semplice: in campionato, il gol non arriva, anche quando sembra ormai immimente, come a Bologna. Il destino a volte è beffardo, ma procediamo. Verranno domeniche migliori, magari quando meno me l’aspetto, nell’azione più sporca».
Nella sua seconda esistenza, invece... «Ecco: entro e segno, come in Coppa Italia contro il Verona; o anche in Europa League, con il Legia Varsavia. Direi che la somma è soddisfacente: non siamo neanche arrivati a metà stagione ed ho già realizzato il 50% delle reti della passata stagione. Valgono pure queste».
«Sono comunque utili, anche se qui segniamo tutti e comunque ne facciamo tanti».
Riviva questi quattro mesi.
Ma ora che tornate dalle vacanze. «Sarà piacevole confrontarsi. Abbiamo tante partite, si arriverà di slancio sino ai sedicesimi di Europa League con il Villarreal che rappresenteranno una sfida di assoluto richiamo».
Per chi sarà più dura?
«Questa squadra ha capito quanto vale: una consapevolezza che fa la differenza»
L’ambizione «Scegliere un trofeo non mi piace mai ma vincendo il titolo faremmo la storia»