Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Già cinque gol in Europa League
NAPOLI - E’ il calcio, in tutte le sue sfumature di Callejon, che arriva e sfonda: sembra un bomber (anche se non lo è), segna a raffica, ne fa subito venti (e quindici in serie A), ossequiando la richiesta di Benitez in ritiro, che l’aveva previsto e viene assecondanto. E’ una sorpresa, ma sino ad un certo punto, perché nella sua seconda stagione partenopea, si ripete, sempre a livelli più che interessanti: stavolta ne fa dodici (in campionato ne mette assieme undici), che sono parecchi.
L’UOMO DI COPPE
Callejon capitolo terzo è un altro, viaggia a modo suo ed è una contraddizione in termini, la rappresentazione di una fase sostanzialmente negativa alla domenica (o al sabato) perché è ancora all’asciutto in bianco, ma nelle sfide infrasettimanali si scatena: al giovedì, in Europa League, è già arrivato a cinque, è il capocannoniere del Napoli (con Mertens) nel Vecchio Continente; mentre al mercoledì, in Coppa Italia, una presenza (diciamo così: diciannove minuti) e subito il tap in contro il Verona. Due anni fa, quando arrivò, Callejon stupì con una partenza fulminante: tre reti nelle prime tre partite, otto nel girone di andata ma anche due in Champions. Devastante. Nè s’è arrugginito nella passata stagione, quando nelle prime diciannove partite di campionato ne fece addirittura nove, prima di rallentare e di rasentare la normalità, che certo non gli appartiene. E’ sempre andato in doppia cifra e può riuscirci pure stavolta: gliene bastano quattro per infrangere quel muro che ha saltato praticamente a piè pari.