Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

BECCA PIZZI «Corro, dal Polo Sud a Sydney in 7 giorni»

L’italo-americana alla World Marathon Challenge Sette maratone nei sette continenti: ovvero 295,365 chilometri mentre quelli che percorrerà in aereo saranno quasi 38.000

- Di Roberto Zanni

È alta 155 centimetri. Ma l'impresa che Becca Pizzi, italo-americana di 35 anni di Belmont nel Massachuse­tts, sta per affrontare è da giganti. E’ una competizio­ne unica al mondo: si chiama World Marathon Challenge, ovvero sette maratone in altrettant­i giorni e continenti.

Si comincia dal freddo polare dell'Antartide per poi spostarsi in Cile, a Punta Arenas. Dal Sud al Nord America ecco gli Stati Uniti, a Miami, quindi in volo verso l'Europa, per una sosta a Madrid; da lì l'Africa, Marrakech in Marocco, poi la penultima tappa in Asia, a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Infine Sydney e l'Australia. Quasi 38.000 chilometri in aereo, mentre quelli fatti di corsa ammonteran­no a 295,365.

«Non si potrà neppure fare la doccia...» Sfida solo per 15 concorrent­i L’iscrizione? 36.000 euro!

DOCCIA. «Saranno sette giorni molto disagevoli - ha detto Becca Pizzi - non si potrà nemmeno fare una doccia. In pratica è correre, dormire, mangiare e ricomiciar­e un'altra volta». Perchè farlo? «Nel preciso istante in cui sono venuta a conoscenza di questa gara, sapevo che ero nata per correrla. Rappresent­erò il mio Paese e voglio anche essere una ispirazion­e per tutto il mondo, in particolar­e per mia figlia Taylor: il mio messaggio è che si può fare quello che ti metti in testa».

Il via della prima maratona sarà dato sabato 23 gennaio nell'Antartide, l'ultima si correrà venerdì 29 in Australia. Soltanto i voli verso i ghiacciai saranno privati, tutti gli altri con le linee aeree commercial­i; unico vantaggio la business class, ma non ci sarà un letto, solo una poltrona più comoda. Una sfida estrema riservata ad appena 15 concorrent­i. Becca Pizzi sarà l'unica donna statuniten­se, con lei altri quattro connaziona­li uomini, poi rappresent­anti di Australia, Germania, Giappone, Marocco e Singapore. Complessiv­amente quattro le donne al via. L'anno scorso, in campo femminile, solo la finlandese Marianna Zaikova, è riuscita a completare la Challenge. Nello spazio di 168 ore, 70 delle quali passate in volo, Becca Pizzi e gli altri 14 concorrent­i attraverse­ranno sette continenti (in ognuno dei quali resteranno mediamente circa 14 ore) e non lo faranno nemmeno gratis, perché il costo d'iscrizione è di 36.000 euro. Un importo che Ms. Pizzi per il 75% ha coperto con gli sponsor, mentre la parte restante l'ha tirata fuori di tasca propria con i risparmi accumulati lavorando duro, visto che ha un doppio impiego: contabile in un negozio di gelati di Belmont e la gestione di un asilo nido.

PASSIONE. Ma troppo grande è la passione per la maratona, che risale ai tempi dell'high school: ad esempio ha disputato la Boston Marathon 15 volte. Becca era tra gli iscritti anche nel 2013, l'anno dell'attentato: si trovava su un taxi, stava tornando a casa dopo aver tagliato il traguardo, assieme alla sorella Kristin (un'altra appassiona­ta) quando ci furono le esplosioni.

DUE VALIGIE. Alla World Marathon Challenge non ci si potrà portare dietro più di un paio di piccole valigie. «Una parte della sfida, oltre alla corsa - spiega ancora Becca Pizzi - sarà quella di passare dalle temperatur­e dell'Antartide all'estate australian­a. La prima maratona la correrò indossando una giacca invernale con un paio di maglie termiche e doppi pantaloni lunghi, poi ancora guanti, passamonta­gna, maschera protettiva per il viso e occhiali. In questo periodo le temperatur­e arrivano attorno ai 20 gradi sottozero». La somma dei tempi di ogni maratona darà la classifica finale e Ms. Pizzi (che un personale di 3 ore e 25') ha intenzione di tenere una media di 3h50’ per ogni prova (otto ore il tempo limite per i 42,195 km).

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Becca Pizzi, 35 anni

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