Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Patto gioventù tra Volleyrò e Scandicci

- Di Franco Morabito

Un presente brillante e un futuro ambizioso. Quello della Savino Del Bene Volley che, dopo aver riportato due stagioni fa a Scandicci, operosa cittadina alle porte di Firenze, la pallavolo femminile di vertice a distanza di quasi quarant'anni dallo storico tris di scudetti tricolori firmati dall'allora squadra targata Valdagna, ora veleggia nelle zone altre della classifica di A1, a contatto di gomito con avversarie più esperte e di assai più lunga tradizione.

Ma se questo è l'oggi, la società ha deciso convinta di guardare anche avanti imboccando una strada che potrebbe portarla lontano. E' di pochi giorni fa, infatti, l'ufficializ­zazione dell'accordo triennale stipulato con Volleyrò CDP per la valorizzaz­ione di giovani talenti da avviare ai massimi livelli italiani ed internazio­nali. Unconnubio, questo, che Volleyrò aveva già sperimenta­to con successo con la Igor Volley Novara e che ora prosegue con lo stesso impegno e gli stessi obiettivi con la società toscana nonostante il duro colpo inferto dalla recente tragica scomparsa di Andrea Scozzese che, insieme ad Armando Monini, era l'anima lungimiran­te ed infaticabi­le del progetto.

Comprensib­ile la disponibil­ità e l'entusiasmo con cui l'iniziativa sia stata accolta dai dirigenti della Savino Del Bene e dagli appassiona­ti che in casa e in trasferta seguono settimanal­mente con calore la loro squadra. «Era da tempo che pensavamo a qualcosa del genere - spiega il direttore sportivo Massimo Toccafondi - perché la crescita del movimento, sia in termini di numeri che di risultati, non può prescinder­e dall'investire sui giovani. E perché siamo dell'avviso che questo tipo di politica potrà permetterc­i di puntare in alto, a lungo e non solo per un periodo limitato di poche stagioni. Il volley femminile sta godendo da tempo di buona salute potendo contare, tra l'altro, di un grande numero di praticanti. Con questo accordo puntiamo a creare per le più promettent­i giovani atlete italiane le condizioni necessarie per la loro crescita personale e sportiva seguendo il percorso più appropriat­o per ciascuna di esse e usufruendo di strutture tecniche e logistiche di alto livello. E se prima eravamo fermamente convinti di riuscire a centrare l'obiettivo che ci siamo posti, oggi abbiamo motivazion­i ancora maggiori per farlo, anche per onorare la memoria di un dirigente sportivo di assoluto spessore e di un amico come Andrea Scozzese col quale avevamo condiviso fino a pochi giorni fa ogni virgola del progetto».

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