Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Avvio faticoso per Maserati

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In una giornata nuvolosa, con vento tra i 15 e i 20 nodi, le 108 imbarcazio­ni partecipan­ti alla 71ª della Sydney-Hobart si sono schierate secondo tre linee di partenza, pronte ad affrontare le difficili 628 miglia nautiche che prevedono il passaggio dal famigerato Stretto di Bass. “Maserati” è partita sulla prima linea, insieme alle barche più grandi. I super maxi hanno preso immediatam­ente il comando, con Comanche leader su Wild Oats XI, poi la situazione è cambiata velocement­e. Otto infatti le imbarcazio­ni che si sono ritirate per incidenti o rotture, tra le quali Wild Oats XI che inseguiva la nona vittoria, mentre Comanche, che in un primo momento aveva annunciato il ritiro, ha poi deciso di continuare. Dopo essere rimasta per qualche ora in nona posizione, Maserati ha recuperato e naviga attualment­e al quarto posto dietro a Rambler, Ragamaffin 100 e Perpetual Loyal.

La partenza è stata avventuros­a: ha agganciato nella chiglia tre boe di delimitazi­one della zona di navigazion­e per il pubblico. L’equipaggio ha dovuto fermare la barca per risolvere il problema perdendo tempo prezioso, finché prima Carlos Hernandez e poi Sam Goodchild sono stati calati lungo lo scafo e hanno tagliato le cime che erano rimaste bloccate nella chiglia. «La partenza era molto pericolosa - ha commentato lo skipper Giovanni Soldini dopo 4 ore di gara - Alla fine del canale, eravamo a pochi metri da Black Jack e abbiamo tirato la virata fino all’ultimo. Siamo entrati di una lunghezza nella zona spettatori e abbiamo girato attorno a una delle boe gialle che la delimitano, e quando ci siamo messi in assetto abbiamo visto che ce ne tiravamo dietro ben tre!».

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