Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Lafayette dà spettacolo Milano passa a Cremona
ironicamente quando realizzava un canestro, gridando «MVP». Poi è arrivato coach Calvani, ha preso da parte l’americano e gli ha detto: «Tu devi essere il nostro miglior difensore», ridandogli fiducia. E lui il 23, in casa contro Reggio Emilia, non solo ha cancellato Polonara, ma ha anche messo a segno tre bombe. Oggi contro la straordinaria Pistoia dovrà confermare di non essere più un fantasma.
IL BEL BASKET. Il tonfo della Reggiana a Sassari ha stupito tutti. Certo, mancava ancora Kaukenas (ancora fermo per un’infiammazione ad una spalla), ma sino ad oggi, come del resto nella passata stagione, la squadra di Menetti ha giocato il miglior basket del campionato. Darebbe una gran dimostrazione di maturità se vincesse contro Varese, club che cambia giocatori con la stessa frequenza con cui un famoso ex bomber di calcio italiano cambia fidanzate...
CHE LA FORZA... La capacità di sognare rendere non solo liberi, ma nel caso di Pesaro (che ieri ha rilasciato Shelton) anche vincenti. Quella che doveva essere la squadra materasso per i noti problemi di budget, contro Milano
MA VALLI... Non era da cacciare, come chiedeva a gran voce qualcuno dentro e fuori Bologna? Si faceva anche il nome del suo possibile sostituto sulla panchina della Virtus (Dalmonte). Poi però il coach, ribaltando ogni previsione, nbonostante la perdita di Williams, è riuscito prima a battere Pistoia e poi Cantù con una prova corale e di carattere. Stasera rischia grosso a Torino, dove Vitucci cerca punti preziosi per abbandonare l’ultimo posto in classifica.
GRANDE O NO? E’ la domanda che si pongono i fan di Venezia: la Reyer è davvero pronta quest’anno per entrare in finale? Nelle ultime tre partite ha vinto solo con Varese; hanno fatto male le sconfitte a Pesaro e pochi giorni fa a Pistoia, con l’esperto playmaker Green che ha troppi alti e bassi. Una risposta potrebbe darla la gara di domani sera, in casa contro Trento. (22-28; 37-45, 62-64) VANOLI CREMONA: Vitali 7 (2/5, 1/8, 4r), Mian 8 (1/2, 2/5, 2r), Cusin 16 (7/10, 11r), Washington 15 (1/4, 3/5, 3r), Biligha 9 (1/2, 1/3, 6r), McGee 9 (2/4, 1/4, 3r), Turner 12 (1/3, 3/9, 2r). Ne: Cazzolato, Boccasavia e Lazzari. All. Pancotto. EA7 ARMANI MILANO: Mclean 12 (4/7, 4r), Lafayette 24 (1/1, 7/9, 1r), Macvan 15 (5/6, 1/2, 4r), Magro 7 (2/2, 3r), Cinciarini 5 (1/3, 1/2, 3r), Jenkins 7 (1/3, 1/1, 4r), Barac 8 (3/5, 2r), Simon 13 (2/7, 3/5, 4r). Ne: Amato, Cerella e Pecchia. All. Repesa. ARBITRI: Mattioli, Filippini, Rossi 4,5. NOTE - Tiri liberi: Cremona 13/19 Milano 14/15. Percentuali di tiro: Cremona 15/30 (11/34 da tre, 14 ro, 18 rd); Milano 19/34 (13/19 da tre, 3 ro, 23 rd). Spettatori 3500. Pagelle - CREMONA: Vitali 6,5, Mian 6, Cusin 7, Washington 6 Biligha 6,5, McGee 5,5, Turner 5,5. All. Pancotto 6. MILANO: Mclean 6,5, Lafayette 8, Macvan7,Magro6,Cinciarini5,Jenkins 6, Barac 6, Simon 7. All. Repesa 7. Il migliore: Lafayette La chiave: la percentuale da tre di Milamo.
Dalla polvere all’altare in soli tre giorni. Sotto l’albero di Natale l’Olimpia ha trovato quella cattiveria agonistica che gli è mancata a Pesaro e batte la Vanoli reduce in precedenza da una sconfitta nelle ultime nove gare. Una vittoria che permette alla formazione di Repesa, sempre priva di Gentile, Hummel e stavolta anche di Cerella, di restare almeno per una notte solitaria in vetta alla classifica. Alla formazione di Pancotto il merito di aver provato pur senza Southerland (a rischio taglio) e Gaspardo, infortunatosi a Varese. LA CRONACA. La prima parte del match è una cavalcata dell’Olimpia ben ispirata da Barac e Magro, mentre dall’altra parte sbagliano parecchio i biancoblù cremonesi. La formazione di Repesa chiude il secondo quarto avanti di otto punti dopo aver raggiunto anche il +12.
Un’altra Vanoli quella che ritorna in campo dopo l’intervallo, parte forte con una tripla di Turner e con un paio di giocate di Cusin si avvicina ai milanesi per poi passare in vantaggio. Nell’ultimo quarto tre bombe consecutive di Lafayette chiudono la partita.Nel finale Milano amministra il vantaggio contro una Vanoli stanca che non riesce più a trovare la via del canestro.
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