Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ecco come cambiano le panchine della serie A

La Premier tenta Allegri Spalletti verso il rientro la grande incognita Conte sarà una vera rivoluzion­e

- di Fabio Massimo Splendore ROMA

L’inizio del 2016 alle porte ci condurrà subito al giro di boa del campionato di serie A. C’è un’altra metà di stagione da giocare per centrare gli obiettivi stagionali. Ma intanto il fermento sulle panchine italiane comincia ad avvertirsi. Ci sono conferme scritte, altre che andranno solo ratificate ed altre ancora da verificare da qui alla fine. Ma ci sono anche allenatori che potrebbero cambiare aria, altri oggetto dei desideri di nuovi presidenti, altri ancora un po’ più in bilico. Il tecnico che con questa stagione sembra aver definitiva­mente completato il suo processo di maturazion­e, è Eusebio Di Francesco, che... “rischia” di portare il suo Sassuolo in Europa. Il suo ciclo in Emilia è iniziato nel 2012, si è interrotto per un mese all’inizio del 2014, un esonero consumato a fine gennaio e di cui il patron Squinzi si è pentito a inizio marzo. Il nome di Eusebio Di Francesco è circolato in passato anche in ambienti Roma: a fine stagione potrebbero essere Bologna o anche Firenze le destinazio­ni possibili. In entrambi i casi si tratta di ipotesi perché Donadoni e Paulo Sousa sembrano confermati­ssimi, ma se per i due si aprissero nuovi scenari (Milan uno e Juve l’altro: spiegherem­o dopo perché) ecco che scatterebb­e il toto-sostituti. Il dato di fatto è che Di Francesco dovrebbe ritenere esaurita la sua straordina­ria missione nel Sassuolo, dove si potrebbero andare a pescare scommesse in B da giocare subito: più difficile Rastelli che sta facendo benissimo a Cagliari, ma c’è anche una idea-Juric del Crotone.

LE GRANDI. Tra conferme e dubbi o grossi dubbi. Sarri a Napoli non lo tocca nessuno, Mancini non lo toccherebb­e nessuno se non ci fosse il Chelsea a metterlo in nomination per il 2016-2017. E allora all’Inter, potrebbe scattare una straordina­ria operazione nostalgia: un altro ritorno, quello di Mourinho. Ma sia chiaro: se Mancio decide di restare nessuno lo discute. E Allegri? Max è lì, forte di tutto quel che ha fatto alla Juve nella passata stagione. Ora che la squadra si è rimessa in corsa può persino sognare il personale bis, di contro ci sono offerte che brillano in Premier (Chelsea e United su tutti, a Londra vorrebbero anche il ds bianconero Paratici) e che al momento non decollano. La Juve va avanti serena, ci sono piste “scritte” e ancora mai battute che potrebbero aprirsi (Prandelli), c’è una candidatur­a soft che porterebbe a Paulo Sousa (di qui le controcaut­ele con le candidatur­e viola, ma non sono iniziative societarie, questo sia chiaro: la Fiorentina è convinta che il portoghese resterà). E, per la Juve, c’è anche chi non esclude un clamoroso ritorno: Antonio Conte. Quello del ct - che in questo momento sembra in pole al Chelsea - è il nome che ricorre, anche per il Milan e la Roma, le due big dove il cambio di panchina sembra scritto o quasi. Il dopo Mihajlovic interessa anche l’accoppiata Lippi-Brocchi e Donadoni, eroe rossonero in campo: se il Bologna dovesse perderlo, oltre a Di Francesco Corvino penserebbe anche a Montella, rientrato in A dalla porta della Samp, dove potrebbe tornare Iachini, corteggiat­o in estate e protagonis­ta del ritorno in A nel 2012. La situazione Pioli alla Lazio è tutta da scrivere: il tecnico può restare e finora ha resistito alla burrasca: se a fine stagione andasse via si aprirebbe la corsa alla succession­e con Lippi, Prandelli, Guidolin e Mazzarri sullo stesso piano. Occhio a Mazzarri: sta studiando l’inglese a Manchester ma il tempo del suo ritorno in A potrebbe essere maturo: un candidato possibile anche per Firenze oltre che per Lotito. Nella Roma il dopo Garcia vede, oltre a Conte, Spalletti in pienissima corsa, e la pista straniera Emery.

Sono tanti i ritorni possibili: Mazzarri e Spalletti in pole Inter-Mou? Solo se Mancio salutasse...

Pioli, Donadoni Sousa, piccoli rebus Stellone a Palermo? Dalla B potrebbe salire Juric (Crotone)

GLI ALTRI. Potrebbe cambiare il Carpi, ripartendo da nuove scommesse se sarà serie B (Camplone, Bucchi). O da Di Carlo. Il Palermo sarà al bivio. Confermare Ballardini o un giovane: Juric è un profilo, a Zamparini piace molto anche Stellone. E se il tecnico romano lasciasse il Frosinone, anche Stirpe potrebbe pensare al tecnico del Crotone.

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Luciano Spalletti, 56 anni
 ??  ?? Antonio Conte, 46 anni
Antonio Conte, 46 anni
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Max Allegri, 48 anni
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Roberto Mancini, 51 anni
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LAPRESSE Eusebio Di Francesco
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Walter Mazzarri

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