Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Il Milan non s’arrende un piano per Witsel
Nuovo assalto per il centrocampista belga dello Zenit grazie agli introiti delle cessioni
Axel Witsel: il Milan non solo ci spera, ma adesso ci crede. La situazione è in chiara evoluzione: lo Zenit di San Pietroburgo, proprietario del cartellino del centrocampista belga, se ne sta facendo una ragione, ha capito che Witsel non vuole più restare. Anche perché ha capito che Witsel, dopo una robusta permanenza (dal 2012) nella Russian League, ha voglia di esibirsi su altri palcoscenici europei, più pregiati e che gli consentano di avere una maggiore visibilità.
GALLIANI. Ma l’ad rossonero, in vacanza fino al 5 gennaio a Rio de Janeiro, sta tenendo monitorata la situazione perché considera l’operazione-Witsel, un’autentica incompiuta. Lo scorso agosto, fino all’ultimo giorno di mercato, il Milan aveva tentato di strappare Witsel allo Zenit di San Pietroburgo. Ma il club russo non era del tutto convinto dell’operazione che, comunque, avrebbe dovuto procurare almeno 35-40 milioni di euro al club russo. Ma il belga attraverso i suoi agenti aveva fatto pressione presso lo Zenit affinché iniziasse a pensare a una soluzione diversa, mitigando anche l’indennizzo richiesto per la cessione.
RICHIESTE. Quindi il Milan ripartirà in gennaio da una base abbastanza definita e comunque non sfavorevole: lo Zenit potrebbe anche acconentarsi di 25 milioni di euro da pagare in un’unica soluzione. Una dilazione di pagamento, invece, comporterebbe un consistente ritocco della cifra. Partendo dal presupposto che il Milan sarà in grado di operare nella sessione invernale solo auto-finanziandosi con cessioni e risparmi sugli ingaggi, la strategia rossonera è abbastanza precisa. Le eventuali cessioni e relative plusvalenze di Diego Lopez (interessa al Liverpool, anche se ieri il suo agente Manuel Garcia Quillon ha ribadito che non si vuole spostare dal Milan) e di uno fra De Jong e Honda (entrambi piacciono in Premier League) potrebbero fruttare almeno 7-8 milioni di euro. Una cifra che potrebbe essere versata allo Zenit come primo acconto già a gennaio.
CHAMPIONS. Ma il salto di qualità necessario, obbligatorio per il Milan per cercare di strappare Witsel allo Zenit e alla concorrenza, è rappresentato dalla conquista del passaporto europeo per tornare a disputare la Champions League. Un’eventualità che non può più subire deroghe. Il massimo palcoscenico europeo ormai manca da due anni, con conseguenze assai negative anche per il bilancio del club, costretto a subire mancati guadagni come minimo per 30 milioni a stagione. Una parte di questo importante introito servirebbe ad alimentare l’acquisto di Witsel, che viene considerato all’unanimità qui al Milan l’unico campione in grado di cambiare, in meglio, il volto e la consistenza del centrocampo rossonero.
Comunque, a fare la differenza in questo secondo assalto mercantile ci sarà sicuramente la volontà del centrocampsta belga a voler lasciare la Russian League. Il Milan vuole riprovarci. Del resto non si parla d’altro perché i problemi del Milan in questa stagione si sono visti soprattutto a centrocampo.
Tornare a disputare la Champions è la condizione per strapparlo alla concorrenza
Da considerare anche la volontà del mediano di voler lasciare la Russian League