Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Del Bosque verso l’addio Inghilterra: idea Neville
Il mitico ct della Spagna deciso a lasciare. Hodgson non può rifallire. Un cambio è già deciso: in Islanda!
Il primo Europeo a 24 squadre ha fatto già alcune vittime illustri ben prima della fase finale, come Capello (ex ct della Russia), Hiddink, macchiatosi in misura preponderante della mancata qualificazione dell’Olanda (ora nelle mani del trio Blind-van Nistelrooijvan Basten) e Paulo Bento (col Portogallo passato in corsa a Fernando Santos): figuriamoci se la prossima estate la geografia delle panchine continentali non subirà mutamenti significativi, imposti in massima parte dai risultati francesi. Curiosamente a oggi c’è un solo avvicendamento già programmato, per altro non rivoluzionario: l’Islanda dei miracoli sarà affidata a Heimir Hallgrimsson, già promettente dentista e allenatore di calcio femminile, attuale vice di Lars Lagerbäck, titolare svedese della nazionale islandese. Al di là della simpatia con cui si possono seguire le vicende di quelle nordiche latitudini, l’attenzione si concentra sulle ammiraglie del calcio europeo. A partire ovviamente dall’Italia. Il futuro di Conte, lo abbiamo appena detto in queste ore, resta aperto, e si intreccia col destino di colleghi attualmente alla guida di club importanti. I giochi in questo caso si faranno in primavera, senza dimenticare che l’ultimo ct azzurro partito per un torneo internazionale fresco di rinnovo è stato Prandelli... IL PIANO FRANCO-TEDESCO. Detto delle nostre cose, vediamo quel che si prefigura altrove. A partire dai campioni del mondo in carica. La Germania, nel suo stile, ha già messo nero su bianco. Löw, nel marzo scorso, ha prolungato il suo contratto da 3,6 milioni più bonus fino al 2018, con ulteriore opzione biennale. Già vice di Klinsmann tra il 2004 al 2006, per poi prenderne il posto, l’uomo di Schönau im Schwarzwald, potrebbe così eguagliare la durata dell’Era Schön, in carica per 14 anni (1964-1978), seconda solo a quella mitica e controversa di Sepp Herberger, ct della Germania 1936-’42 e 1950-’64 (in 107 anni di Germania ci sono stati solo 9 commissari unici). Nelle stesse condizioni di Löw c’è Didier Deschamps. Il ct francese ha già rinnovato fino al 2018. Ma per lui più di ogni altro varrà il risultato del torneo casalingo, già in discesa dopo i sorteggi (Albania, Romania, Svizzera).
IN FORSE. Dovrebbe invece cambiare la Spagna, campione d’Europa uscente. Prima di Natale, il mitico Del Bosque, in sella dal 2008, ha confermato di non voler accettare il rinnovo propostogli dal presidente Villar. Che comunque proverà a convincerlo fino all’ultimo, specie in caso di titolo confermato (sarebbe il terzo consecutivo, il quarto totale, record). In caso contrario i primi due papabili sono Benitez (faticosamente al Real e in calo di consensi popolari) e Guardiola, però destinato al City multimiliardario. Dunque la Spagna potrebbe andare a uno tra Michel, ora al Marsiglia, Valverde, il più gradito, che allena l’Athletic Bilbao, e all’ex Camacho. Veniamo all’Inghilterra. Roy Hodgson erede di Capello dal maggio 2012, e sopravvissuto al tonfo brasiliano, ha il contratto in scadenza nel luglio 2016. La Football Association è possibilista sul rinnovo, anche per mancanza di alternative. Sono appena 4 infatti gli allenatori inglesi in Premier League, uno solo nella colonna sinistra della classifica, Alan Pardew del Crystal Palace, bravo ma con un caratteraccio. Vengono poi il giovane deb Eddie Howe del neopromosso, Steve McClaren (già disastroso CT inglese dopo Eriksson) e Sam Allardyce (penultimo con il Sunderland). Si parla molto di Gary Neville, vice di Hodgson, ora al Valencia...
Löw e Deschamps hanno rinnovato fino al 2018 ma Didier è legato al risultato finale
LA CASA RUSSIA. Per il resto, difficilissimo che De Biasi sia “liberato” dalla sua Albania, portata trionfalmente per la prima volta a un Europeo, mentre Petkovic, ct della Svizzera dopo aver lasciato la Lazio, si giocherà il rinnovo in Francia. Per il resto la situazione più interessante riguarda la Russia: il ct Leonid Slutski (dopo Capello) ha continuato ad allenare anche il Cska, con impegno preso fino a Euro 2016. Difficile che la Vfs prepari il proprio mondiale con un allenatore col doppio lavoro.