Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Pirlo gela i nerazzurri: «Io rimango a New York»
L’ex juventino esclude il ritorno in Italia a gennaio: «Non ho scelto gli Usa per fare vacanza, giocherò lì»
- Andrea Pirlo “scoraggia” l’Inter e giura fedeltà ai New York City Fc. A Dubai per ricevere il premio alla carriera ai Globe Soccer Awards, il centrocampista di Flero ha fatto luce sul suo futuro sgombrando il campo da possibili dubbi o equivoci dopo che l’interessamento nerazzurro e le parole di stima a lui indirizzate da parte di Thohir: «E’ mia intenzione rispettare il contratto che ho firmato in America (scadrà nel dicembre 2016, ndr): gioco in una società ambiziosa e non sono andato là per fare una vacanza, ma con l’intenzione di vivere un’esperienza vincente. Il mio obiettivo è conquistare dei successi e questo sarà lo spirito che mi animerà anche la prossima stagione. L'Inter mi corteggia? Le voci di mercato non mi disturbano e ormai nell’arco della mia carriera mi ci sono abituato. Tante squadre mi hanno cercato, ma ho un contratto con i New York City Fc e voglio rispettarlo perché i dirigenti mi hanno dato grande fiducia e intendo ripagarli. Nel 2016 inizieremo tutti insieme il campionato con un nuovo allenatore (Vieira, ndr): faremo le cose per bene con l’obiettivo di raggiungere traguardi importanti. Di certo il momento di abbandonare il calcio e di appendere le scarpette al chiodo per me non è ancora arrivato: ho ancora tanta voglia di giocare e di far bene. Ho anche la possibilità di disputare il prossimo Europeo in Francia, ma molto dipenderà da me, da quello che farò vedere sul campo. Sono ancora molto motivato e cercherò fino all'ultimo di mettere in difficoltà l'allenatore nelle sue scelte». CONTE E LA JUVE. A proposito del ct che gradirebbe il suo ritorno in Italia per poter valutare con maggior attenzione il suo stato di forma - la permanenza in Usa complica le posisbilità di convocazione-, Pirlo è stato franco: «Abbiamo costruito un bel rapporto e abbiamo condiviso grandissimi successi insieme. Adesso Conte è alla guida della Nazionale, ma tra noi non è cambiato niente: lui sa che gioco ancora e mi può vedere quotidianamente nel campionato americano. Quello che abbiamo condiviso e il rispetto rimarranno sempre e indipendentemente dalle sue scelte». Finale sulla Juventus, la squadra alla quale è rimasto molto legato: «I dirigenti bianconeri volevano che restassi ancora, non mi hanno mandato via. Cambiare è stata una mia decisione perché avevo altre idee in testa e ho deciso di seguirle. A una certa età bisogna fare delle valutazioni ed essere onesti con se stessi: era arrivato il momento giusto per fare una nuova esperienza dopo quattro fantastici anni nei quali ho vinto quello che c’era da vincere. La mia è stata una scelta di vita che ha come obiettivo imparare qualcosa di nuovo e non sono affatto pentito di essere andato negli Stati Uniti».
«Negli Stati Uniti ho trovato fiducia e voglio rispettare il contratto». Il suo tecnico sarà Vieira