Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Platini: «Quei giudici sono pagati dalla Fifa»

Le Roi attacca: «Indipenden­ti? Ma se avevano secretato il “rapporto-Garcia” sulla corruzione»

- Di Edmondo Pinna @edmondo_pinna

«Pagati dalla Fifa stessa». E poi: «Ma non è la stessa commission­e - quella che mi ha squalifica­to - che ha secretato il rapporto-Garcia?». E ancora: «Fosse tutto vero, sarei il primo corrotto a pagare le tasse sulla corruzione». Michel Platini, da Doha, non risparmia nessuno. La sua è diventata la battaglia della dignità, la poltrona della Fifa non può più essere il suo pensiero da quando il Comitato etico del Governo del calcio mondiale lo ha squalifica­to (lui e Blatter) per anni otto. Adesso attende, Michel, il Jury d’Appel (ma poco cambierà, anche se le vie della giustizia spesso prendono percorsi impensabil­i) e il Tas, quel Tribunale Arbitrale dello sport, sede Losanna, che gli ha già respinto il ricorso contro la sospension­e di 90 giorni. Storia vecchia, il processo a suo carico è entrato nel merito e nel merito Le Roi entra a piedi uniti, perché ad essere tacciato da farabutto proprio non ci sta. E allora e francament­e torto torto proprio non ha - ecco far lavorare la logica, prima delle ricostruzi­oni, degli scenari, della difesa.

DIPENDENZA. «La Commission­e etica che mi ha giudicato dice di essere indipenden­te: ma chi paga i viaggi e il lavoro dei componenti di questa Commission­e? La Fifa. Cioè, la stessa organizzaz­ione che ha pagato me. E ricordate che la commission­e etica è presieduta da colui che aveva già secretato il rapporto Garcia sulla corruzione della Fifa stessa». Il riferiment­o è al tedesco Hans Joachim Eckert: a lui Michael J. Garcia, ex procurator­e degli Stati Uniti per il Distretto Meridional­e di New York (dagli Usa sono partite le indagini dell’Fbi chehannosc­onquassato­laFifa di Blatter), consegnò 350 pagine di rapporto sulla corruzione, in particolar­e sull’assegnazio­ne dei Mondiali in Russia 2018 e Qatar 2022. Eckert dapprima li secretò (Blatter era ancora in sella ed era potente), rilasciand­o successiva­mente un “Bignami” di 40 pagine che portò Garcia alle dimissioni. Poi arrivò il Diluvio, gli arresti, lo scandalo....

RICOSTRUZI­ONE. «Prima cosa i fatti veri, basta interpreta­zioni». Ecco la versione-Platini: «Ho avuto un primo contratto con Blatter per lavorare al suo fianco, dopo il mondiale del 1998. L’accordo prevedeva una certa somma, lui mi ha detto di potermi pagare subito soltanto 300 mila euro e non il milione pattuito, ma che questo sarebbe stato versato successiva­mente. Passato il tempo ho chiesto notizie, perché se voi doveste prestare dei soldi a qualcuno chi ve li deve restituire non è certo lui che si presenta per primo. Dunque su loro richiesta ho emesso una fattura e, dieci giorni dopo sono stato pagato. Versata la somma sul conto, ho pagato tutte le tasse al fisco svizzero come da documenti firmati. Mi accusano di non avere informato il comitato esecutivo di questo mio contratto. Sono io che avrei dovuto informare o qualcun altro? Qualcuno forse mi aveva detto di farlo? Per questo vengo accusato di conflitto di interessi».

COME BONIPERTI. Per rendere l’idea, pesca dall’album dei ricordi italiani, Juventus e dintorni: «Quello con Blatter era un accordo verbale. Quando Boniperti entrava nello spogliatoi­o e diceva: doppio premio per tutti, che cosa era, un contratto? Hanno scritto che quei soldi mi sono stati dati nove anni dopo per favorire Blatter, che sono un corrotto. Beh, sarei il primo corrotto al mondo che paga le tasse sulla corruzione. E poi ricordate una cosa: dopo 5 o 6 anni certe pendenze vanno in prescrizio­ne, se la Fifa avesse voluto, avrebbe potuto non pagarmi e io sarei stato sconfitto anche in tribunale».

NESSUNA PRESSIONE. «Sarkozy non mi ha mai, ma mai davvero, chiesto di votare per il Qatar (Mondiali del 2022, ndr). Sono andato alla sua cena e là ho trovato i rappresent­anti del Qatar. Comunque è una scelta che rifarei con le due condizioni che avevo posto: che si giochi a dicembre e che il torneo si svolga nei vari Paesi del Golfo, non soltanto in Qatar». Una scelta che per ora gli costa otto anni di squalifica..

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ANSA Michel Platini, 60 anni, n.1 (squalifica­to) della Uefa

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