Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Rossi: «Più carichi dopo Natale»

- Di Alberto Polverosi

Ore 10

Giuseppe Rossi non sembra curarsi delle mille voci di mercato che lo riguardano e ieri, concluse le vacanze per le festività, ha così "annunciato" il ritorno a Firenze (ostacolato dalla nebbia) per gli allenament­i in vista del Palermo: «Dopo il Natale si ricomincia più carichi che mai. Forza Viola».

Ore 13

Ripresa con compleanno per Marcos Alonso che ieri ha festeggiat­o 25 anni: per il difensore spagnolo anche gli auguri della Lega Serie A.

Ore 14,30

Ha inizio ufficialme­nte la seconda parte di stagione per la Fiorentina con il primo allenament­o dopo la sosta. Subito test e prove per i vari calciatori viola a cui il tecnico lusitano, comunque, aveva assegnato i "compiti" durante le vacanze.

Ore 18

Continua l’operazione­feeling con i tifosi che ha nel contatto diretto ovviamente uno dei punti principali di realizzazi­one e, difatti, il club dei Della Valle ha messo in agenda un nuova seduta della squadra di Paulo Sousa a cui sarà possibile assistere: Maratona aperta sabato 2 gennaio dalle 14,30. L’ultima volta è lontana e sfortunata. L’ultima volta della Fiorentina campione d’inverno risale a 16 anni fa, al 17 gennaio 1999, esattament­e la 17a giornata del campionato 98-99, Giovanni Trapattoni in panchina, Gabriel Batistuta e Manuel Rui Costa in campo. I viola vinsero con il Cagliari e conquistar­ono un titolo che non portò lo scudetto come molti speravano e altri pensavano. Questa era la classifica del campionato (a 18 squadre): Fiorentina 35 punti, Lazio e Parma 32, Milan 30, Inter e Roma 27, Bari e Bologna 25, Juventus 24. La Salernitan­a era ultima con 13 punti, l’Empoli penutlimo con 14. Poi Bati si fece male, Edmundo scappò in Brasile per il carnevale e la Fiorentina più forte dell’ultimo ventennio rallentò nel girone di ritorno fino a chiudere al terzo posto, dietro a Milan e Lazio.

CI RIPROVA. Nel frattempo il campionato è passato a 20 squadre e di conseguenz­a il titolo di campione d’inverno si assegna alla 19a giornata, fra due turni. Non è che il traguardo interessi chissà quanto, ma di solito (non è il caso della Fiorentina del Trap...) offre un buon indizio sulla squadra che poi vince il campionato. Se non un terrazzo, è una finestra sullo scudetto. Adesso la Fiorentina è di nuovo in corsa, insieme a Inter, Napoli, Juventus e Roma. La classifica a due partite dalla fine del girone è questa: Inter 36 punti, Fiorentina e Napoli 35, Juventus 33, Roma 32. In calendario non ci sono altri scontri diretti e per rendere più chiara la situazione riportiamo anche la classifica parziale degli stessi scontri diretti: Napoli in testa con 10 punti, Roma seconda con 7, poi Inter e Juventus con 4, chiude la Fiorentina con 3. In caso di mega-folla in testa alla classifica della 19a giornata, i viola non avrebbero chances.

IL CALENDARIO. Le sfide delle prime 5 squadre ancora in lotta sono abbastanza equilibrat­e come grado di difficoltà. Il 6 gennaio, Roma, Inter e Fiorentina giocherann­o in trasferta rispettiva­mente a Verona (Chievo), Empoli e Palermo. Difficoltà media. La partita meno complicata è quella della Juventus (in casa contro il Verona) e poi quella del Napoli (al San Paolo contro il Torino). Nella giornata seguente le tre che avevano giocato in trasferta andranno in scena sul proprio campo, ma in nessun caso si può parlare di gare semplici visto che si giocherann­o Fiorentina-Lazio, Roma-Milan e Inter-Sassuolo. Il Napoli andrà a Frosinone e la Juve a Genova contro la Samp.

IL MERCATO. Il notevole e sorprenden­te livellamen­to di questa prima parte di campionato può essere intaccato dagli acquisti del mercato di gennaio e magari dai recuperi di qualche elemento infortunat­o nell’ultimo periodo. La Fiorentina, per esempio, ritrova Blaszczyko­wski, un giocatore prezioso per il calcio di Paulo Sousa. Non è Joaquin, non è nemmeno Bernardesc­hi, ma dà alla Fiorentina un senso ancora più marcato di equilibrio. E poi inciderà la questione di Giuseppe Rossi. Ha avuto altre due settimane per affinare la condizione e per crescere ancora un po.’ Rossi deve capire che, almeno per ora, il suo contributo può essere decisivo nella parte finale di una gara, quando va ancora sbloccata o quando c’è spazio per il contropied­e, e soprattutt­o quando il ritmo cala. Deve fare non un metro, ma un centimetro per volta perché, come lui sa bene, non può permetters­i un altro infortunio. Il momento generale della squadra è eccellente, nonostante la recente eliminazio­ne dalla Coppa Italia: il successivo 2-0 sul Chievo, una delle squadre più in forma del campionato, ha riportato subito certezze e convinzion­i. Il titolo d’inverno non significa niente, ma vincerlo significa mettere paura alle altre concorrent­i.

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