Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il Leone sogna col poker d’assi

DAKAR Peterhanse­l, Sainz, Despres (18 vittorie ) e Loeb contano sui progressi della Peugeot 2008 DKR16

- Di Pasquale Di Santillo

ridotti per agevolare quella che Loeb definisce la differenza tra rally e raid: «Con la vettura da rally devi aggirare gli ostacoli, con quella per la Dakar ci passi sopra...». In definitiva le masse sono state ripartite in maniera diversa, le ruote di scorta inserite nelle fiancate per abbassare il baricentro e migliorare il comportame­nto dinamico, mentre il cofano anteriore e la presa d’aria sul tetto sono state modificate per ottenere un bilanciame­nto aerodinami­co ottimale tra anteriore e posteriore ed un migliorame­nto dei flussi d’aria. Riviste totalmente le sospension­i per affrontare tutte le possibili variabili dei terreni del percorso sudamerica­no a cui si abbinano cerchi in magnesio monoblocco e pneumatici Michelin più robusti, ma e allo stesso tempo leggeri e prestazion­ali. Infine il motore: il V6 3 litri biturbo ha più potenze e maggiore gamma di utilizzo

Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport, spiega la filosofia della nuova Peugeot 2008 DKR16: «Abbiamo puntato a tanti piccoli ambiamenti per un migliorame­nto generale. In particolar­e abbiamo puntatoa stabilità della vettura e facilità di utilizzo del motore. Siamo molto più preparati di un anno fa ma serve ancora tata esperienza».

Per il veterano Peterhanse­l non ci sono dubbi: «E’ evidente, la vettura è più lunga, più larga e con un baricentro più basso. Quindi risulta molto più stabile, il che ci consentirà di essere più veloci in curva. Mentre a livello di motore si riesce a sfruttarlo al massimo della potenza anche ai bassi regimi».

La sentenza definitiva arriva da Carlos Sainz: «Il potenziale di questa macchiona è molto più alto rispetto a quella dell’anno scorso. La stessa affidabili­tà da maggiori garanzie. E alla Dakar conta».

Nel deserto sudamerica­no, la Peugeot 2008 DKR16 si distinguer­à con una livrea colororati­sima, sfoggiando i colori di tutti i partner del progetto Dakar e un tetto color argento capace di riflettere i forti raggi del sole dell’estate argentina che in gennaio tocca 50°.

Baricentro basso per essere stabile e dinamica nel superare ogni tipo di ostacolo

Motore più potente e facile da “spremere” anche a regimi bassi In curva vola

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