Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

DAVIDE LIPPI «POCHO&IBRA TORNANO QUI»

«Rossi deve giocare: Bologna piazza ideale Le big cambiano: una panchina è di papà!»

- Di Fabio Massimo Splendore

Una minivacanz­a americana, il cellulare sempre acceso e il mercato che incombe. Davide Lippi è cresciuto come figlio d’arte, ma oggi è molto di più. «L’esperienza profession­ale in Cina di mio padre ci ha fatto conoscere meglio dal punto di vista profession­ale e non più solo da padre e figlio. Oggi fra le attese del 2016 c’è anche quella di una panchina tra le prime dieci d’Europa per... Marcello Lippi. Si muoverà tanto, anche a giugno. E mio padre ha una fame e una voglia di uno con vent’anni di meno. Non lo dico da figlio, ma da addetto ai lavori».

Che mercato di gennaio dobbiamo aspettarci? «Il mercato di gennaio è particolar­e. Ci sono squadre che devono fare per migliorars­i o per diventare un po’ più “lunghe” nelle scelte. Penso alla Fiorentina, alla Roma, al Milan, al Napoli. Gennaio potrà servire anche molto a preparare giugno. Ci saranno diversi giocatori in scadenza di contratto».

Nessuno anticiperà l’addio? «Mi verrebbe da dire Lavezzi. Certo che Lavezzi a scadenza è una grande opportunit­à, anche se immagino che lavorare sull’intesa per l’ingaggio non sarà semplice».

Dove potrebbe andare Lavezzi, se tornasse in Italia? «Lavezzi per me è straordina­rio. Uno come lui può andare all’Inter, alla Juve. A me piacerebbe vederlo alla Roma».

Un affare in Italia a gennaio? «Giuseppe Rossi dovrà andare a giocare. Per capire se è tornato il campione che abbiamo visto».

Dove? «In Italia io vedrei bene il Bologna per lui, come piazza.

Se no la Spagna».

La Fiorentina prenderà Lisandro Lopez? «Ci stanno lavorando, non è facile. Ma sì, può essere lui l’acquisto».

L’Inter può prendere Diarra? «Altra traccia credibile».

C’è molto fermento anche sulle panchine. Soprattutt­o in chiave giugno ma non solo... «Ci sono grandi squadre, tra le più grandi d’Italia e del resto d’Europa che cambierann­o allenatore o lo hanno già cambiato. Ancelotti al Bayern è già ufficializ­zato, il Chelsea e il City cambierann­o, United e Real sono in fermento, il Psg discute il rinnovo con Blanc ma per me lì potrebbe finire Mourinho. Da noi la Roma e il Milan. E io non sarei neanche certo che Allegri resti alla Juve, anche se ora sembra difficile pensarlo altrove».

Grandi panchine e grandi allenatori. «Assolutame­nte sì, credo che quello dei tecnici sarà un mercato avvincente, forse più che tra i giocatori. C’è Conte, c’è Guardiola, c’è Simeone, abbiamo detto di Mou e di Allegri. E ce ne è uno che mi sta molto a cuore...».

Marcello Lippi dove sarà nel 2016? «Su una di queste grandi panchine. Me lo auguro. Fosse per me io gli direi di guardare all’estero. Ma non pongo limiti perché gli vedo una carica addosso...».

Ma il City non è già sistemato con Guardiola? «Così sembra. Ma io da Guardiola mi aspetto tutto: anche che resti fermo o che alla fine vada allo United».

Quandovedr­emoCannava­ro su una panchina di serie A? «Cannavaro al Guangzhou lo ha voluto papà quando ha deciso di fare il direttore tecnico. Mi piace in campo e mi piace la personalit­à di Fabio, è una delle doti che un tecnico deve avere. Io sono uno di quelli che crede che esistono i Montella e i Mancini, dal campo alla grande panchina. Ma che è meglio fare una gavetta per gradi: lo dico e penso a tecnici giovani che seguo, come Brocchi, Rastelli, Stellone. Procedendo per gradi si cresce meglio».

L’allenatore rivelazion­e in Italia? «Più di Sarri, che conoscevo e che a proposito della gavetta di cui parlavo è un esempio straordina­rio, dico Paulo Sousa. E brava la Fiorentina a conservare nel cambio tecnico la caratteris­tica di voler giocare con la palla tra i piedi. Lui è molto bravo e ha un grande staff».

Il giocatore che ha cambiato maglia la scorsa e state e ha mantenuto o superato le attese? «Dybala. E mi piace molto anche Bacca».

Un calciatore da portare in Italia dalla Cina? «Zhang Linpeng del Guangzhou. E’ il capitano, lo chiamavo il piccolo Sergio Ramos come potenziali­tà fisiche. Vorrei vederlo crescere ulteriorme­nte sulle carenze tattiche. Anche il coreano Kim, sempre del Guangzhou, un altro difensore, è molto bravo. Ma non è facile portare in Europa i top dalla Cina: guadagnano molto e chi li prende non è disposto a spendere altrettant­o di ingaggio».

E quale italiano porterebbe in Cina? «Lo ho fatto con Gilardino e Diamanti ed è andata bene. Ma calcistica­mente mi sembra un Paese per sudamerica­ni

e africani».

Rischiamo di perdere i nostri giovani, attratti dalle sirene estere. Berardi, Mandragora e Bernardesc­hi, li vedremo andar via? «Io credo che la Juve non si farà scappare Berardi. Bernardesc­hi mi risulta che piaccia molto al Bayern, quando si muovono certi club bisogna vedere che argomenti portano... Ma non bisogna perderlo. Per Mandragora è diverso: meglio che prima faccia un campionato di A nel suo club, il Genoa. La verità è che dopo qualche anno ricomincia­mo ad avere giovani molto interessan­ti e dovremo “difenderli” dalla Premier che con il nuovo contratto tv ha risorse enormi».

Lavezzi «E’ a scadenza ma può arrivare subito. Dove? Inter, Juve. Io vorrei vederlo alla Roma»

Ibrahimovi­c «Mi piacerebbe ritrovarlo in maglia rossonera a giugno E se fa scegliere il cuore succede»

I giovani italiani «La Premier è ricca e può soffiarcel­i Berardi va alla Juve Bernardesc­hi? So che il Bayern...»

Chi vince lo scudetto? «Prima di Inter-Lazio avrei detto l’Inter. Ora mi sembra che abbia mostrato un fianco di vulnerabil­ità e la Juve, che ha forza e cattiveria agonistica, può approfitta­rne. Sarà corsa a tre anche con il Napoli».

Chi vince l’Europeo? «Mi piace Conte che lavora sulla testa dei giocatori. Attenti all’Italia. E poi dico il Belgio. Le altre grandi non le nomino: Francia, Spagna e Germania arrivano sempre».

Papà Marcello «Ha voglia e grinta di uno con 20 anni di meno. Tra serie A inglesi e Bundesliga è pronto a tornare»

Mercato e non solo «Dybala e Bacca colpi del 2015. Mou? Dico Psg. Attenti all’Italia di Conte all’Europeo»

Mercato/2 «Ronaldo torna da Ancelotti? Se muovi certe cifre tutto si può fare Sabelli è da serie A»

 ?? BARTOLETTI ?? Davide Lippi, 38 anni, agente dal ‘99 dopo un’esperienza nell’area marketing Juventus
BARTOLETTI Davide Lippi, 38 anni, agente dal ‘99 dopo un’esperienza nell’area marketing Juventus
 ??  ?? Giorgio Chiellini, 30 anni
Giorgio Chiellini, 30 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy