Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

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COMPAGNO DI VIAGGIO. Un fastidioso compagno di viaggio che l'ha lasciato soltanto 25 secondi dopo, mentre il telo arancione che svolazzava sulle spalle a ricordare il mantello di un supereroe l'ha scortato fino al traguardo. Un mix di coraggio e follia che a molti ha ricordato la discesa su un solo sci di Miller sulla non lontana Stelvio di Bormio dieci anni orsono.

«Nonostante abbia fatto... parapendio, sono riuscito lo stesso ad essere molto veloce e sono felice, perché ho offerto uno spettacolo indimentic­abile per il pubblico italiano - ha aggiunto l'impavido azzurro scherzando sull'accaduto -. Mi sono reso conto della pericolosi­tà di quello che ho fatto, ma la mia grinta e la mia volontà mi hanno spinto a proseguire. Il risultato finale dimostra che non bisogna mai fermarsi di fronte a nulla: dopo aver tribolato per anni con il mal di schiena che mi impediva di fare quello che volevo, sento che parte da qui la mia seconda carriera».

SETTE. E pensare che per soli sette centesimi la sua pazza discesa non gli è valsa anche il terzo gradino del podio, strappatog­li in extremis dal francese David Poisson, al primo piazzament­o di rilievo in Coppa del Mondo.

La reazione «Mi sono chiesto se dovevo andare avanti o no, poi ho continuato»

Il rischio Il palo avrebbe potuto piantarsi nel terreno con conseguenz­e gravi

Il commento «Ho offerto un grande spettacolo da qui parte la mia seconda carriera»

VITTORIE

Quelle in carriera di Adrien Theaux, tutte in discesa libera. Il francese ottenne il primo successo il 16 marzo 2011.

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