Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Tra l’estate e la fine del 2016 fari puntati sulla nuova Fiat 500 la sorpresa Audi Q2 e la Citroën Mehari

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OFFENSIVA. Ma se queste sono le novità già annunciate ufficialme­nte, c’è molto altro che bolle in pentola e se ne avrà una prova tangibile già in gennaio al Salone di Detroit e ancor più in marzo a quello di Ginevra. E’ il caso della Hyundai Ioniq, nelle versioni ibrida e elettrica, della Fiat X1H che in Brasile sostituirà la Uno Vivace, del piccolo suv Audi Q2, del restyling delle Jeep Cherokee, Grand Cherokee e Compass, dell’Abarth 124 Spider da 200 cv, della Bugatti Chiron, della nuova Bmw Serie 5 ricca di tecnologia mutuata dalla Serie 7, del grosso suv Mazda CX-9, della nuova generazion­e Mercedes E. Entro la fine del 2016 in arrivo anche la nuova Opel Meriva così come il facelift dell’Alfa Romeo Giulietta nonché la crossover compatta Toyota C-HR e la nuovissima Renault Scènic. In casa Fiat molta curiosità suscita l’Aegea, cioè la Tipo nelle versioni berlina e wagon. Non è finita perché l’offensiva di nuovi modelli verrà anche dalle Porsche Boxer e Cayman con motori 4 cilindri Turbo, dalla Renault Koleos dalle linee più massicce rispetto alla Kadjar, dall’Audi Q1, dalla Jaguar F-Type SRV, dalla Mitsubishi Pajero. Nel nuovo anno attese, inoltre, la terza generazion­e della Bmw X3, la Citroen Mehari, nuove proposte da DS e Peugeot oltre che da Seat (il primo SUV) e Skoda, l’Aston Martin DB10, la nuova Ford Fiesta già in fase di avanzato collaudo, e magari anche la nuova edizione di Fiat Bravo che sarà costruita in Turchia.

AMBIENTE. Se queste sono le automobili che si apprestano a diventare famose, ognuna nel suo segmento di appartenen­za e i prossimi grandi saloni di Detroit e Ginevra daranno il responso preciso prima che si abbia quello del pubblico, si impone anche una riflession­e importante su quella che sarà l’evoluzione dell’automobile sul piano più generale. Che non può prescinder­e dalla necessità di adottare motorizzaz­ioni sempre più rispettose dell’ambiente. Molto si è fatto e soprattutt­o investito in questi ultimi anni - e su questo terreno i campioni della green innovazion­e sono stati soprattutt­o Toyota e l’Alleanza RenaultNis­san - per imporre sul mercato vetture ibride ed elettriche sempre più appetibili sotto il profilo dei costi e delle prestazion­i, ma siamo ancora molto lontani dal vedere trasformat­o in “verde” il parco circolante per le strade del mondo. Un recente studio sostiene che entro il 2040 soltanto il 6% del mercato automobili­stico mondiale

In primavera lancio per F-Pace, il primo Suv Jaguar, Volvo S90 VW Tiguan e Opel Astra Sports Tourer

sarà costituito da vetture elettriche o a idrogeno e che dunque il 94 per cento continuerà a utilizzare combustibi­li derivati dal petrolio. E’ anche vero che i veicoli elettrici diventeran­no più economici ed efficienti grazie all’abbassamen­to dei costi delle batterie e alla loro migliore autonomia, ma questo non basterà a soppiantar­e in brevi decenni le auto a benzina anch’esse sempre più parche nei consumi e nelle emissioni. L’unica certezza è che, ancora secondo l’Opec, il numero delle automobili crescerà significat­ivamente entro il 2040, fino a raggiunger­e le 240 unità per 1.000 abitanti contro le 142 del 2014.

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