Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
MAKSIMOVIC Napoli in azione: è braccio di ferro
Caccia al difensore: si riprova per il serbo Ma Tonelli e Barba rimangono in corsa
Classe (di ferro?) ‘91: Nikola Maksimovic ha appena compiuto ventiquattro anni, ha un fisico che l’infortunio recente non ha minato, resta un’opzione, certo, però a certe cifre è difficile riuscire a dialogare. Ma il Napoli ha anche bisogno di un corazziere, il quarto difensore che sostituisca Henrique, ormai prossimo al rientro in Patria, un gigante da affiancare a Koulibaly, ad Albiol, a Chiriches, completando così il gioco delle coppie e provvedendo ad irrobustire un settore nel quale l’attenzione del club è già rilevante. Lorenzo Tonelli è classe ‘90, volendo andrebbe bene egualmente, ha già lavorato con Sarri; lui come Barba che invece è classe ‘93: sotto-sotto, va a finire che nasca un derby in famiglia, ad Empoli, tra colleghi, amici ed omologhi, gente che sa stare in linea e non ha tempo da perdere per capire i movimenti, i meccanismi. C’è stata una lunga fase conoscitiva dei sistemi di Sarri, al quale un centrale tornerà utilissimo. Barba o Tonelli, ma dipenderà dall’Empoli e non dal Napoli, che intanto ha monitorato l’universo difensivo e qualcosa ha finito per registrare.
IDEE. Bisogna industriarsi, attraversare l’Europa ed anche il Sud America, immagazzinare informazioni, verificare le possibilità delle operazioni: è classe ‘91, ad esempio, Jeffrey Bruma, che gioca nel Psv, l’ultima frontiera del Napoli, che in Olanda è andato spesso attraverso gli 007 inviati da Cristiano Giuntoli, che ha molto guardato anche l’Ajax e non solo per Klaassen. Il mercato prevede ispezioni anche e comprare e cedere: però non è semplice riavviare certi discorsi, né schiodare Bartra dal fascino di chi è “mas que un club”. E comunque Bartra ha giocato pochissimo: sette presenze in campionato, che fanno appena 321 minuti; ma la vetrina della Champions (4 presenze e quasi tutte ampie) è uno stimolo per rimanere. Intanto Bartra ha ricominciato a rappresentare un pensiero, non una trattativa, e se a Castel Volturno restano convinti che sia «un gran bel giocatore», nonostante le rare apparizioni, vuol dire che la stima ha un suo peso.
SUD AMERICA. Si potrebbe riempire una encinclopedia della difesa, attraverso le relazioni conservate a Castel Volturno: Eder Balanta, lui è classe ‘93, una sorta di predestinato, ha un suo appeal e però anche una quotazione che cresce di sessione in sessione di mercato. Il Napoli sta guardando ovunque, tenta di tenere nascoste le proprie idee, però qualcosa deve muoversi anche in tempi rapidi, soprattutto ora che Henrique lascerà e diventerà indispensabile assicurarsi una alternativa che possa inserire nel mosaiso, completandolo: se l’Empoli dovesse appena appena concedere una sola possibilità, si potrebbe tentare di trovare un compromesso per liberare Barba o Tonelli, magari il mancino ex Roma prima del suo socio della linea difensiva. Altrimenti, si lascerà a Cairo la possibilità di rendere agevole, o ragionevole, una trattativa finita per insabbiarsi nell’estate scorsa, quando il Napoli arrivò sino a diciotto milioni di euro: risposta raggelante all’epoca («per noi Maksimovic vale quanto Romagnoli»), che servì ad abbassare la saracinesca ed a chiuderla lì.
Nuovo tentativo con il Torino dopo i problemi incontrati in estate: dipende da Cairo
Nel mirino anche uno dei centrali dell’Empoli. Bartra del Barcellona è una tentazione
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