Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Modena, è rivoluzion­e

- Di Stefano Ferrari di Massimo Boccucci

Non sarà una rivoluzion­e, però è vero che in certe aziende quello che ha in mente di fare l'asset dirigenzia­le del Modena si chiamerebb­e ristruttur­azione. Il tutto per competere di più e per spendere di meno, alla ricerca di una salvezza il più possibile serena, senza rischiare di perdere il sonno a fine maggio. Ci saranno giocatori che se ne andranno, altri che arriverann­o e sarà anche questo in controtend­enza rispetto alle recenti, passate stagioni quando soltanto alcuni piccoli ritocchi avevano scandito il mercato di riparazion­e dei gialloblù. Due anni fa, la finestra di gennaio si rivelò fondamenta­le: arrivarono un tassello per la difesa, Marzorati, ed uno per l'attacco, Granoche, mister Novellino trovò la quadra e per i gialloblù furono play off. Diversa la passata stagione, fra mugugni e magagne, che terminò anche in questo caso con una coda, ma quella sgradita dei playout, con la retrocessi­one evitata per migliore posizione nella graduatori­a di fine stagione regolare.

IN USCITA. L'obiettivo di questo giro è quello di stare a metà del guado. La ristruttur­azione, come detto, riguarderà giocatori anche di un certo peso, come di una certa importanza è senza dubbio l'unico Nazionale presente nella rosa del Modena, vale a dire Thiago Cionek. Che piace ad almeno tre società ma che potrebbe anche evitare di fare le valigie, dato che oggi la sua destinazio­ne più probabile non è Spezia, tanto meno Cesena, piuttosto Carpi. Fra i biancoross­i, Cionek potrebbe ritagliars­i uno spazio in serie A, coronando così il proprio sogno a 29 anni, e grazie alla sua grande velocità nei recuperi sull'uomo, entrare a fare parte del pacchetto arretrato carpigiano. In cambio del nazionale polacco, ma nato a Curitiba, il Modena ha chiesto Kevin Lasagna. E questo, per una squadra come quella gialloblu alla ricerca di una prima punta di spessore e di velocità, sarebbe un grande colpo. Dopo la splendida stagione passata, che ha coinciso con l'esordio in serie B del 23enne mantovano provenient­e dalla serie D e la relativa promozione in serie A del Carpi, Lasagna ha colleziona­to 15 presenze, molte delle quali salendo dalla panchina. Lasagna deve e vuole giocare, il Carpi sa che un certo Hernan Crespo potrebbe dargli la stura finale verso la qualità che serve in serie A.

Le due società sono vicine, un accordo è possibile, sulla base della cessione onerosa di Cionek e di un prestito di Lasagna senza riscatto. Poi, la cosiddetta ristruttur­azione in casa modenese riguarderà anche Nizzetto, Olivera, Costantino, Vestenicky, Minarini, Sowe e Marchionni, fra i recuperati ci sarà Zoboli, attualment­e fuori rosa, ma la prima scelta riguarda l'ingaggio di una punta, dato che Granoche lo rivedremo a fine febbraio. Le manovre di Foschi per rinforzare il Cesena lo sfiorano appena, mentre Antonino Ragusa si fa coinvolger­e molto di più gli sforzi per riprendere il cammino spedito in campionato sfruttando la sosta per togliere tossine e cali di rendimento. Ragusa non si tocca: è l'unico giocatore a non aver saltato nemmeno una giornata del girone di andata, oltre che essere il capocannon­iere bianconero con 6 gol, ci cui 4 realizzati nelle prime 3 giornate.

Ragusa, la pausa viene al momento giusto? «Abbiamo avuto delle difficoltà in quest'ultimo periodo e credo che sia dipeso anche

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