Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

La società e i giocatori sono con lui

Tensioni anche in campo tra Ljajic e Allan per il 2-0

- And.ram.

Spettatori allibiti della vicenda. I giocatori dell’Inter hanno seguito da distanza il battibecco tra Mancini e Sarri. Perché solo quelli che erano in panchina hanno sentito le offese dell’allenatore del Napoli al tecnico nerazzurro. Gli altri che era in campo, più distanti e con addosso la tensione del match, erano impegnati a festeggiar­e il raddoppio di Ljajic che voleva dire qualificaz­ione alle semifinali e si sono accorti dell’espulsione del Mancio senza però capire l’antefatto. Si sono informati dopo, negli spogliatoi, e hanno biasimato il comportame­nto di Sarri anche perché non si aspettavan­o certe offese tra tecnici.

SCINTILLE LJAJIC-ALLAN. A dire la verità un po’ di tensione al San Paolo c’è stata anche tra i calciatori, non a causa del faccia a faccia tra i due allenatori. Soprattutt­o tra Ljajic e Allan che si sono beccati dopo la rete del 2-0: il montenegri­no ha esultato in maniera molto vistosa e l’ex Udinese non ha gradito. Dopo il triplice fischio di Valeri, così, c’è stato un chiariment­o che a molti è sfuggito perché l’attenzione generale era concentrat­a su Mancini e Sarri. L’intervento dei compagni ha evitato che la situazione tra i due degenerass­e, ma qualche parola e un paio di spintoni per evitare contatti sono volate sia in campo sia al rientro negli spogliatoi che è stato anche un po’ caotico complice l’elevato numero di persone presenti (non tutte tesserati) e la scalinata stretta.

MEZZO NAPOLI. I giocatori poi hanno letto su internet le frasi che Mancini aveva detto a Inter Channel prima di essere ascoltato dalla Procura Federale («Il Napoli è un'ottima squadra, ma senza Higuain perde il 50%»). Abbinate alla vittoria del San Paolo (l’Inter è la prima squadra che lo viola nel 2015-16), queste parole sono autentico carburante per il serbatoio del morale della squadra che da domenica contro il Carpi andrà alla caccia di punti utili per riconquist­are il primo posto in classifica e per lottare per lo scudetto. Di una scossa del genere l’Inter aveva bisogno e Mancini l’ha data davanti all’emittente satellitar­e di famiglia.

SOSTEGNO CLUB. Il Mancio ha ricevuto il massimo sostegno da parte della società. Sull’aereo di ritorno per Milano (allo scalo di Napoli pochi tifosi e nessuna offesa) si è seduto come al solito in prima fila e a pochi posti di distanza aveva il Ceo Bolingbrok­e, il ds Ausilio, il vice presidente Zanetti e il corporate director Williamson. L’argomento è stato solo sfiorato perché era evidente che avesse ancora un diavolo per capello. Anche Thohir si è informato: ha fatto sentire la sua presenza al tecnico e ha così certificat­o il rapporto stretto che lo lega a lui.

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LAPRESSE L’esultanza di Ljajic dopo il 2-0 al Napoli

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