Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Modena, non è ancora fatta
(25-22, 21-25, 26-24, 22-25, 15-13) LOTOS TREFL DANZICA: Falaschi 1, Troy 26, Grzyb 8, Gawryszewski 3, Schulz 10, Hebda 18, Gacek (L), Swarz, Cunkiewicz (L). Ne: Stepien, Ratajczak, Debski. All. Anastasi. DHL MODENA: Bruno 1, Vettori 22, Piano 3, Lucas 10, Ngapeth 12, Petric 6, Rossini (L), Nikic 1, Bossi 2, Sighinolfi 1. Ne Donadio, Soli, Sartoretti, Onwelo. All. Lorenzetti. ARBITRI: Hakkarainen, Ryabtsov. NOTE - Durata set: 27’, 26’, 32’, 27’, 18’.Spettatori 3.300. Le cifre: Danzica bs 20, ace 7, muri 6, ricezione positiva 56%, perfetta 26%, attacco 47% per 53 punti; Modena bs 12, ace 4, muri 4, ricezione positiva 38%, perfetta 22%, attacco 45% per 50 punti. Il migliore: Troy, imprendibile per il muro di Modena. La conquista del secondo set da parte della Dhl Modena a Danzica, opposta alla polacca Lotos Trefl di Andrea Anastasi, che poi avrebbe vinto il match al termine di una sfida bellissima ed intensa al tie break, garantisce, di fatto, alla formazione di Angelo Lorenzetti di chiudere in testa il suo girone di Champions League e di accedere con il vento in poppa alla se- conda fase. Modena, infatti, ospiterà il 26 gennaio nell’ultimo turno della fase elimitaoria i modesti sloveni del Lubiana, superati a domicilio per tre set a zero in occasione della gara di andata, e tutto lascia prevedere, dato l’enorme divario tecnico fra le due formazioni, che Bruno e compagni sapranno prevalere anche in questo caso.
Dunque, missione compiuta per i gialloblu, che si sono presentati in uno fra gli impianti al coperto più belli d’Europa, l’Hala Widowiskowa Gdynia di Danzica, con il sestetto titolare, a dimostrazione di quanto la socie- tà tenga a cuore questa che è la coppa più importante.
Dhl bene in attacco, meno bene in difesa con una ricezione insufficiente, Danzica fallosa dai nove metri: ne è scaturita, comunque, una gara avvincente e tiratissima risolta al quinto set dal migliore in campo, l’ex opposto della Top Latina Edward Troy, lo statunitense recente vincitore della Coppa del Mondo, che s’è aggiudicato la personale sfida con Vettori, il quale si è ripresentato comunque a livelli eccellenti in campo internazionale.
Luca Vettori, 25 anni, ieri ha messo a segno 22 punti
CHAMPIONS U (5ª G.)
Pool C: Tours (Fra)-Noliko Maaseik (Bel) 3-0, DIATEC TRENTINO-Paok Salonicco (Gre) 3-0. Classifica: TRENTO 4 (13 punti); Tours 4 (11); Maaseik 1 (3); Paok 1 (3). Pool E: LUBE CIVITANOVA MARCHESkra Belchatow (Pol) 3-0, Dukla Li-
berec (Cec)-Knack Roeselare (Bel) 1-3. Classifica: CIVITANOVA 5 (15); Belchatow 3 (9); Roeselare 2 (6); Liberec 0 (0). Pool F: Lotos Danzica (Pol)-DHL MODENA 3-2, Ach Lubiana (Slo)Vojvodina Novi Sad (Ser) 3-1. Classifica: MODENA 4 (13); Danzica 4 (11); Vojvodina 1 (3); Lubiana 1 (3). Lorenzo Cordua ha fretta di stabilire un altro record. Vorrà mica una disabilità congenita al braccio sinistro fermare un sedicenne arrembante che può già vantare in bacheca titoli mondiali ed europei giovanili nel settore paralimpico? No, di certo. Oggi, il promettente pongista torinese si prepara ad abbattere una barriera spesso insormontabile tra i due emisferi sportivi, diventando il primo atleta paralimpico a giocare un match di Serie A1 tra i normodotati.
Dopo aver vissuto da riserva il trionfo tricolore del Frandent Group Cus Torino nella passata stagione, sarà titolare nella trasferta odierna contro la capolista A.G. Turini Tennistavolo Castel Goffredo, senza nessun timore di chi troverà dall'altra parte della rete. «Sarà molto emozionante, anche se so di avere poche chances di vittoria perché il livello è ancora troppo alto per me, comunque darò il mio meglio e spero di divertirmi - racconta - Vorrei che tutti gli avversari che affronterò da qui in avanti tra i normodotati mi trattino come un giocatore qualsiasi e che nessuno giochi col freno a mano tirato. Nei Campionati Italiani giovanili, ad esempio, è stato così ed è stato un ulteriore stimolo per me».
Diretto e spontaneo, come quando impugna la racchetta e sfodera colpi letali che lasciano di sasso gli avversari. «Sin da bambino non ho mai voluto indossare una protesi perché credo che non abbia senso far vedere ciò che non hai, per cui preferisco mostrare come sono veramente», aggiunge. Ad accorgersi delle sue potenzialità sportive già in tenera età è stata un'altra campionessa del tennistavolo, Patrizia Saccà, bronzo alla Paralimpiade di Barcellona '92 nella prova a squadre. Una spinta vincente che ha aiutato a crescere Lorenzo e, dopo il passaggio nella società universitaria torinese, sono arrivati anche i trionfi in campo internazionale, con il titolo iridato Under 16 conquistato a Stoke Mandeville nel 2014 e quello continentale Under 23 dell'estate 2015 a Varazdin.
Il primo passo tra i grandi è stato partecipare all'Europeo dello scorso ottobre in Danimarca, anche se il sogno a lungo termine si chiama Tokyo 2020, un pensiero ricorrente nella mente dell'atleta torinese durante le dodici ore di allenamento settimanale, da incastrare negli intensi pomeriggi di un normale ragazzo che frequenta il primo anno all'Istituto Tecnico Commerciale "Rosa Luxemburg" di Torino.
La Paralimpiade in Giappone sì, ma senza abbandonare la sfida di confrontarsi contro chi nutre la stessa sua passione tra i normodotati: «Anche se è raro che il mondo olimpico e quello paralimpico si incontrino, bisogna ricordarsi che sono due realtà uguali e che propongono gli stessi valori». E, a dispetto della giovane età, Lorenzo ne è il perfetto ambasciatore.
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