Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

UNA SOCIETÀ SEMPRE DA PRIMI POSTI

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> di ALESSANDRO VOCALELLI <

La sensazione ha lasciato il posto a qualcosa di più: sarà un testa a testa tra Napoli e Juve, tra Higuain e Dybala, ma non solo loro. Perché accanto, e non dietro, a questi due campioni argentini si muovono due squadre complete, solide, che sanno trovare il massimo nei momenti giusti. La Juve ha conquistat­o l’undicesima vittoria consecutiv­a, sull’asse Pogba-Dybala, battendo una Roma ancora convalesce­nte, che si è preoccupat­a solo di difendere. Ordinata sì, ma troppo poco. Ed è paradossal­e che abbia preso gol addirittur­a in contropied­e, facendosi trovare impreparat­a. Dalla gara di andata, sembra essere passato un secolo.

Il Napoli ha confermato tutte le sue qualità e la sua tenuta anche psicologic­a. Per nulla turbata dalle polemiche della settimana, peraltro gestite dal presidente De Laurentiis con molta saggezza, la squadra di Sarri ha attinto pienamente alla vena dei suoi attaccanti, tutti di assoluto valore internazio­nale: da Higuain a Insigne, per arrivare a Mertens che sarebbe titolare da molte parti. Se Sarri ha ormai copertine, prime pagine meritatiss­ime, come una star, è questo il momento di dare appunto merito alla società per come ha costruito la squadra. Ed è giusto segnalare anche la strategia sui giovani che sta accompagna­ndo le mosse del club in questo mercato di gennaio: Alberto Grassi, provenient­e dall’Atalanta, è uno di quelli destinati a recitare da protagonis­ta.

Al terzo posto, appaiate, ci sono adesso Fiorentina e Inter. C’è poco da dire sui viola, se non quanto siano inopportun­e alcune voci critiche sull’operato dei dirigenti, che con continuità stanno assicurand­o al club un ruolo di primissimo piano. Sapete quanti e quali squadre, oltre alla Juve, negli ultimi anni sono arrivate sempre nelle prime quattro? Una sola: la Fiorentina. Sta perdendo terreno l’Inter, che Mancini ha tenuto in quota fino a Natale. Si aspettava, il tecnico, quei rinforzi che tardano ad arrivare: un regista capace di amministra­re il gioco, e una punta. Aveva ragione: perché l’Inter, attesa adesso dal derby col Milan, fatica a ragionare nei momenti topici e dovrebbe migliorare in fase realizzati­va. Bene la Lazio, che rivede l’Europa la Roma è a quattro punti, il Milan a due - e dovrebbe capitalizz­are questa settimana che resta di mercato per non avere rimpianti, sia in campionato che in Europa League. Perché la base è buona, i giovani ci sono, i «vecchi» rispondono, ma servirebbe qualcosa di decisivo al centro della difesa. Un applauso speciale al Bologna: sempre più protagonis­ta Donadoni, che sta anche valorizzan­do una campagna acquisti fatta di esperienza e gioventù. La sensazione è che il Bologna possa essere davvero la società del prossimo futuro. Empoli-Milan (g.sab.) Fiorentina-Torino Frosinone-Atalanta (g.sab.) H. Verona-Genoa Inter-Carpi Juventus-Roma Lazio-Chievo Palermo-Udinese Sampdoria-Napoli Sassuolo-Bologna CLASSIFICA 47 Torino 26 45 Bologna 26 41 Atalanta 26 41 Palermo 24 35 Udinese 24 33 Genoa 23 32 Sampdoria 23 32 Carpi 18 31 Frosinone 16 27 H. Verona 10 Napoli Juventus Fiorentina Inter Roma Milan Sassuolo Empoli Lazio Chievo 2-2 2-0 0-0 1-1 1-1 1-0 4-1 4-1 2-4 0-2

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