Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Chievo rimontato, Pioli respira
LAZIO
A disposizione: Guerrieri, Matosevic, Braafheid, Patric, Basta, Onazi, Mauri
MARCATORI:
CHIEVO
A disposizione: Bressan, Seculin, Costa, Spolli, Pellissier
5’ pt Cesar (C), 21’ st Candreva (rig. L), 27’ st Cataldi (L), 36’ Candreva (L), 51’ st Keita (L). ARBITRO: Calvarese di Teramo 8. Arbitri d’area: Celi e Manganiello. Guardalinee: Passeri e Alassio. Quarto uomo: Longo. ASSIST: Felipe Anderson (L), Candreva (L).ESPULSI: 1’ st Cesar (C) doppio giallo, 37’ st Radu L) chiara occasione da gol. AMMONITI:Cesar(C)eLulic(L)pergiocofalloso;Cataldi(L)percomportamento non regolamentare. Al 38’ st Berisha (L) ha parato un rigore a Paloschi (C). NOTE: paganti 17.118 (di cui 14.221 abbonati). Angoli: 8-5 Lazio. Rec.: 1’ pt, 6’ st E’ finita come al parco nelle partite tra bambini con i più grandi a improvvisare e dare tranquillità agli altri. Niente tattica, non esisteva più, erano finiti cambi e difensori centrali. Dieci contro dieci, il rosso a Radu a pareggiare quello di Cesar in avvio di ripresa. Parolo sulla linea arretrata accanto a Bisevac, Klose mediano vicino a Cataldi, Candreva chiudeva da terzino destro. Sono stati i senatori, Berisha e un cuore infinito a salvare Pioli, cancellando la maledizione dell’Olimpico dopo tre mesi in campionato e ribaltando il Chievo con quattro gol nell’ultima mezz’ora. La Lazio in campo aveva solo attaccanti e giocatori fuori ruolo, tolti Bisevac e Berisha ed è stato proprio il portiere albanese a metterci una pezza parando il rigore di Paloschi che avrebbe potuto rimettere in discussione il risultato (3-1 al 39’ st), considerando l’ampio e inevitabile recupero concesso dall’arbitro Calvarese, forse il migliore in campo. Il Chievo, invece, avrebbe potuto e dovuto gestire in modo diverso il gol realizzato da Cesar in avvio. Stava bene in campo, correva meno e meglio della Lazio, uscendo con facilità nel fraseggio, ma la squadra di Maran non ne ha mai approfittato per cercare con convinzione il raddoppio. Pensava a perdere tempo e alla fine ha pagato la tattica ostruzionistica.
Sul 3-1, come detto, il Chievo ha avuto la possibilità per riaprire la partita. Bravissimo Berisha ad allungarsi sul destro angolato del centravanti del Chievo. La squadra di Maran ha continuato ad attaccare, collezionando quattro angoli di fila. Sull’ultimo Lulic è partito in contropiede, cinque contro due, il pallone è finito sul destro di Candreva, cross e colpo di testa in rete di Keita: 4-1 e cappotto del Bentegodi (0-4 il 31 agosto) vendicato. A disposizione: Rafael, Albertazzi, Bianchetti, Checchin, Emanuelson, Winck, Zaccagni, Fares. A disposizione: Lamanna, Donnarumma, Lazovic, Capel, Ntcham, Pandev.
MARCATORI: 19’ pt Coppola (V, autorete), 39’ pt Pazzini (V). ARBITRO: Rocchi di Firenze 6. Arbitri d’area: Gavillucci e Serra. Guardalinee: Di Fiore e Di Vuolo. Quarto uomo: Vivenzi. ASSIST: Ionita (V). AMMONITI: Pisano (V) , Dzemaili (G), Hallfredsson (V), De Maio (G). NOTE: Spettatori paganti 2.552 per un incasso ai botteghini di 34.517,75 euro. Abbonati 13.208 per una quota di 188.069 euro. Angoli: 3-3. Recupero: 1’ pt, 4’ st.