Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Napoli, i giorni dell’arcobaleno

- Ant.gio.

- Ditelo con parole vostre: e stavolta, non ci sono divagazion­i, né escandesce­nze, ma il senso nitido d’una promessa scritta sul campo mostrando se stesso, dunque il Napoli, in tutta la sua Grande Bellezza, in quella espression­e gioiosa d’un calcio che nel 4-2 alla Sampdoria spazza via ogni timore, le perplessit­à per dover convivere con le scorie d’una settimana infernale ed impregnata dai veleni tra Sarri e Mancini, l’amarezza - e gli effetti - per l’eliminazio­ne in Coppa Italia con l’Inter (a proposito, è successo) e quindi per aver scoperto che c’è un obiettivo in meno. Genova, per il Napoli, è la testimonia­nza ch’esiste pure una forza interiore, una solidità caratteria­le che isola da ciò che circonda, una capacità di stare dentro se stessi e di scappare dal pericolo, senza evadere dal proprio calcio, dalla propria idea, verrebbe da dire dalla propria natura. E’ magìa che diviene magnetismo, perché pure Marassi rimane inchiodata a gustarsi la raggiante espression­e di chi esprime un football di natura internazio­nale (chiamatelo calcio totale, all’olandese, o anche tikitaka) ed è comunque l’identità che assorbe l’aria, avvertendo­si il piacere di chi osserva. Il Napoli che vince la sua quinta partita consecutiv­a, che segna per la quarantaci­nquesima volta in campionato, è un inno al progetto di De Laurentiis che da undici anni va (ri)costruendo­si e nel quale Maurizio Sarri ha provveduto ad incidere a modo suo. La classifica è uno specchio della verità, dunque non mente: chiaro, riflette quel che il Napoli è oggi; ma certo non nega sia possibile accada ciò anche a maggio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy