Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Lavoriamo a testa bassa»

Colantuono pretende di più, Udinese in ritiro pre-Lazio

- A.l.r. /lps

Che effetti avrà la sconfitta per 4-1 rimediata al “Barbera” contro il Palermo? Il terzo ko consecutiv­o, il secondo di fila con quattro reti al passivo, probabilme­nte non costerà il posto a Colantuono, ma la posizione del tecnico di Anzio è comunque al vaglio della dirigenza bianconera. La società ha già provato a sondare il terreno alla ricerca di qualche soluzione alternativ­a, ma le ipotesi Mazzarri o Prandelli sono suggestive ma poco praticabil­i alla luce della delicata posizione in classifica. Allo stato attuale, dovrebbe prevalere la linea della continuità. Fiducia, dunque, a Colantuono. La squadra, intanto, andrà in ritiro in vista della gara interna di domenica contro la Lazio: «Stasera (ieri, ndr) andremo all’Astoria perché è l’unico hotel dove c’è posto - ha dichiarato il ds Giaretta - poi da domani (oggi, ndr) tutti a Gradisca. Quattro gol sono obiettivam­ente tanti, subiamo gli eventi e non riusciamo a reagire. Anche dal punto di vista arbitrale non siamo fortunati: sul 2-0 c’era un rigore netto su Badu ed espulsione del giocatore del Palermo. E’ un episodio che sicurament­e ha influito e non ci ha dato una mano, fermo restando che la nostra prestazion­e non è stata all’altezza».

CAMPANELLO D’ALLARME. Sulla stessa lunghezza d’onda il tecnico Colantuono: «Non più tardi di due settimane fa abbiamo dimostrato di saper giocare, non vedo perché dobbiamo mollare così. E’ un peccato, già da domenica faremo di tutto per rimetterci in moto. E’ stata una partita strana - ha aggiunto - ad un certo punto abbiamo avuto anche il comando del gioco ma non è possibile subire due gol in contropied­e. In certe fasi della partita ci vorrebbe più tranquilli­tà». L’Udinese ha ancora un discreto margine di sicurezza dalla zona retrocessi­one (sei i punti di vantaggio sul terzultimo posto occupato dal Carpi) ma cullarsi sugli allori è proibito: «Dobbiamo capire che il campionato è ancora lungo - ha spiegato il tecnico bianconero - guai a fare voli pindarici perché la salvezza va conquistat­a matematica­mente e io non mi fido di questo campionato. La società, oltretutto, ha un obiettivo che è quello di ottenere il massimo e noi per cercare di raggiunger­lo dobbiamo giocare tutte le partite in una certa maniera». Ecco la ricetta: «Dobbiamo fare molto di più e pensare solo a lavorare a testa bassa. Questa è l’unica soluzione per uscire dal momento di difficoltà». Se la squadra fosse più incisiva la strada sarebbe più agevole: «Ma le occasioni le creiamo, oggi (ieri, ndr) abbiamo messo tre volte un uomo solo davanti al portiere. Il problema è che siamo tornati indietro, giocando in questo modo è come se non avessimo fatto nulla».

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ANSA Colantuono, 53 anni

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