Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il Foggia passa di slancio a Catanzaro

- Di Carlo Talarico

MANTOVA (4-3-1-2): Pane 6,5; Scalise 6 Trainotti 6 Carini 6 Lo Bue 6; Raggio Garibaldi 6 Perpetuini 6,5 Longo 6 (35’ st Di Sanantonio sv); Caridi 6 (25’ st Zammarini 6); Marchi 5,5 Tripoli 5,5 (19’ st Ruopolo 6). A disposizio­ne: Bonato, Sereni, Cristini, Scrosta, Lombardo, Ungaro, Gonzi, Albertoni. All.: Javorcic. SÜDTIROL (3-5-2): Coser 6; Brugger 6 Tagliani 6 Mladen 6; Bandini 6 Girasole 6 Bertoni 6 Fink 6,5 (26’ st Tait 6) Crovetto 6; Gliozzi 5,5 (23’ st Kirilov 6) Tulli 6 (33’ st Spagnoli sv). A disposizio­ne: Miori, Bassoli, Sarzi, Furlan, Lima, Cia. Allenatore: Stroppa. Arbitro: Morreale di Roma 1. Guardaline­e: Affatato e Rossi. Ammoniti: Gliozzi (S), Trainotti (M), Fink (S), Bertoni (S). Note: spettatori e incasso non comunicati. Angoli: 4 a 4. Recupero: pt 1’ e st 4’.

MANTOVA - (ass) Uno 0-0 che serve a poco. Mantova scavalcto dal Renate e scivola in terzultima posizione. I nuovi Tripoli, Lo Bue, Perpetuini e Marchi non bastano a trovare una vittoria che manca da due mesi e mezzo. Passo indietro anche per il SudTirol che conferma un’imbattibil­ità esterna che dura da sette giornate ma si fa raggiunger­e dal Pordenone in quinta posizione.

PAVIA-CREMONESE

0-0

PAVIA (4-2-3-1): Facchin 6; Ghiringhel­li 6 Biasi 5,5 Siniscalch­i 6 Malomo 5,5; Pirrone 5,5 (41’ st Grbac sv) Pavan 5,5; De Silvestro 6 Cesarini 6 Manconi 5,5; Sforzini 5,5 (34’ st Ferretti sv). A disp.: De Toni, Marino, Foglio, Marchi, Carraro, M. Buongiorno, Buonanni, Anastasia. All.: Brini. CREMONESE (3-5-2): Ravaglia 6; Gambaretti 6 Briganti 5,5 Marconi 6; Bianchi 6 (46’ st Formiconi sv) Suciu 5,5 Rosso 6,5 Pesce 6 Bianco 6; Brighenti 6 Maiorino 6. A disp.: Gatti, Zullo, Russo, Crialese, Guglielmot­ti, Pacilli, Magnaghi, Aiolfi. All.: Pea. Arbitro: Curti di Milano. Guardaline­e: Marchi e Saccenti. Ammoniti: Manconi, Malomo, Cesarini (P); Gambaretti, Pesce, Suciu, Bianchi, Rosso (C). Note: angoli 5-1 per il Pavia. Rec.: 0’ pt, 2’ st.

CATANZARO-FOGGIA 0-3

CATANZARO (4-3-3): Grandi 5,5; Bernardi 4,5, Moi 6, Ricci 5,5, Squillace 6; Agnello 5,5 Giampà 5 (10’ st Taddei 6), Foresta 5,5 (41’ st Caruso sv); Mancuso 6,5, Razzitti 5,5, Firenze 6 (35’ pt Calvarese 5,5). All.: Erra. FOGGIA (4-3-3): Narciso 6,5; Angelo 6,5, Loiacono 6, Gigliotti 6, Di Chiara 6,5; Agnelli 7, Vacca 6,5 (29’ st Coletti sv), Gerbo 6, Chiricò 6 (36’ st Lanzaro sv); Sarno 7,5 (40’ st Maza sv), Floriano 5. All.: De Zerbi. Arbitro: Di Ruberto di Nocera Inferiore. Guardaline­e: Robilotta-Pagnotta. Marcatori: 30’ pt e 40’ st Sarno (F), 2’ st Agnelli (F) (rig.). Espulsi: 31’ pt Bernardi (C), 40’ pt. Floriano (F). Ammoniti: Squillace (C), Gigliotti (F), Moi (C), Calvarese (C). Note: paganti 1421 (incasso ai botteghini euro 14110), abbonati 782 (rateo di 6483 euro), totale spettatori 2203, incasso complessiv­o 20.593 euro. Angoli: 2-2. Recupero: pt 3’, st 4’. C’è anche il Foggia per il primo posto. Tre squilli in casa del Catanzaro sono un segnale forte, l’ottavo risultato utile consecutiv­o chiude il periodo dei pareggi casalinghi e avanti il prossimo. C’è, invece, qualche rimpianto in casa Catanzaro per qualche decisione arbitrale e per il punteggio molto severo.

TATTICA. Erra recupera Moi in mezzo alla difesa, accentra Giampà e dà una chances a Foresta, mentre De Zerbi, che non convoca il bomber catanzares­e d’origine, Iemmello, mette Vacca in cabina di regia e sposta al centro dell’attacco Sarno (mossa vincente), mentre Lanzaro parte dalla panchina. Gli schieramen­ti sono speculari ma l’interpreta­zione è diversa, il Catanzaro aspetta per ripartire, mentre i rossoneri cercano prima il possesso palla cercando di capitalizz­are in velocità le fasi di transizion­e.

AVVIO. Gara inizialmen­te molto tattica col Foggia che fraseggia a memoria cercando di sorprender­e il Catanzaro in contropied­e con Vacca che innesca Sarno e questi Chiricò, la cui conclusion­e è neutralizz­ata da Grandi in uscita. Il pallino è spesso nelle mani del Foggia che prova con una punizione di Sarno, senza fortuna, e reclamando un rigore su Chiricò sul quale l’arbitro non abbocca.

VANTAGGIO. La gara si sblocca alla mezzora. Finisce a terra Bernardi al limite dell’area pugliese reclamando il fallo, ma l’azione continua e viene sviluppata in velocità da Floriano che supera in velocità Moi e la mette in mezzo dove è appostato Sarno lesto a realizzare. Nel frattempo Bernardi, rialzatosi, colpisce con una testata Gigliotti, situazione rilevata dall’assistente Pagnotta e sanzionata col rosso. Svantaggio e uomo in meno, un’autentica mazzata per il Catanzaro che non si perde d’animo e prova, invano, con Giampà, a riequilibr­are. Passa qualche minuto e Floriano rifila una manata a Calvarese (nel frattempo spedito in campo da Erra) a gioco fermo, guadagnand­o anzitempo gli spogliatoi. Si ristabilis­ce, così, la parità numerica.

RIPRESA. Nemmeno il tempo di assestarsi in campo per il secondo tempo e il Foggia raddoppia. Dopo infatti, Giampà perde palla in mezzo al campo e insegue Sarno franandogl­i addosso in area. Agnelli trasforma di potenza il conseguent­e rigore e mette praticamen­te la partita in frigo. Al Catanzaro non resta che tirare fuori l’orgoglio. Ci prova con Mancuso dal limite, poco dopo Taddei arriva in ritardo sulla parabola di Squillace e al 14’ la spizzata di Mancuso per Razzitti genera un diagonale di poco a lato. Un’altra ghiotta palla capita ancora dalle parti di Razzitti ma non riesce a colpirla da buona posizione. I tentativi del Catanzaro per riaprire l’incontro si esauriscon­o mentre il Foggia che gioca in maniera sorniona, tiene la sfera lontana dalla propria retroguard­ia e punta il Catanzaro in contropied­e. E’ in questa maniera che triplica Sarno servito da Agnelli che ha portato a spasso mezzo Catanzaro. Termina coi padroni di casa in avanti che cercano con Taddei di rendere meno amaro il passivo, ma Narciso è attento sul colpo di testa. L’esultanza finale chiude il pomeriggio del Foggia che prosegue l’inseguimen­to alla vetta.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy