Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Kitz nera per Razzoli: il ginocchio fa crac
La Vonn non si ferma più: con il superG arriva la vittoria n.75 (solo a Cortina sono 11)
L'Italsci passa dalla dolce gioia di Peter Fill all'amaro dolore di Giuliano Razzoli sulle nevi di Kitzbühel. Ventiquattro ore dopo che la mitica discesa sulla Streif aveva incoronato il carabiniere di Castelrotto, ecco che la gara tra i pali stretti sulla Ganslern toglie all'Italia lo slalomista più in forma del momento.
Già a Madonna di Campiglio, quando era sfumato il podio nella 3Tre, l'olimpionico di Vancouver 2010 aveva pensato che ci fosse un'aurea di “sfiga” sulla sua stagione, ma poi si era ricreduto otto giorni fa quando aveva chiuso secondo a Wengen. Invece, era giusta l'impressione iniziale perché quando Razzo si è scomposto nell'avvio della prima manche dello slalom austriaco, provandole tutte pur di rimanere in corsa, il suo ginocchio sinistro ha ceduto e il suo inverno è andato in frantumi. Probabilmente, l'arto era stato sovraccaricato nelle ultime settimane per ovviare al fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro che già affliggeva il trentunenne emiliano.
Nessuna colpa per la pista austriaca, anche se il disegno della prima manche non ha convinto il capoallenatore azzurro Max Carca: «La tracciatura dello svedese Andersson era davvero brutta, come dimostra il fatto che una trentina di atleti sia uscita proprio nello stesso punto in cui ha sbagliato Giuliano». Certo è che ora la squadra azzurra dovrà a fare a meno di una delle sue punte e anche l'altra, Stefano Gross, non è al meglio a causa di uno stiramento: non proprio le migliori premesse in vista dell'affascinante slalom notturno di domani a Schladming. Una gara in cui probabilmente la baracca dovranno salvarla i due non più giovanissimi Patrick Thaler, ieri quinto a dispetto dei 37 anni suonati, e Manfred Moelgg (10º). Per la vittoria, invece, il discorso sembra ristretto allo sgusciante Henrik Kristoffersen, che a Kitzbühel ha centrato il quinto successo stagionale in slalom rimontando dalla 12ª piazza della prima manche, e il padrone di casa Marcel Hirscher, ieri beffato per appena 3/100.
Scia col pallottoliere, invece, Lindsey Vonn. A Cortina ha concesso il bis in superG, diventando la più vincente di sempre sull'Olympia delle Tofane con 11 successi e salendo a quota 75 in Coppa del Mondo, a meno undici dalla leggenda Stenmark (86). La sua cavalcata verso la quinta sfera di cristallo procede a gonfie vele e l'unica “umana” che potrebbe metterle i bastoni tra le ruote è Lara Gut, ieri però soltanto quinta. La bella ticinese proverà a rosicchiare punti nel gigante di sabato a Maribor, dove vuole continuare a macinare podi la nostra Federica Brignone, nona nel superG dolomitico.