Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Medel, bagher da rigore Che errore su Murillo!

- Di Edmondo Pinna @edmondo_pinna

MORATA. Alvaro Morata a fine gara era molto contento perché si è «sbloccato», dopo un lungo digiuno (non segnava una rete ufficiale dal 4 ottobre 2015 (Juventus-Bologna 3-1), proprio nell’occasione più importante. «Ho attraversa­to un periodo duro, sia fuori che dentro il campo. Avevo tanti problemi nella testa. Tutti i campioni hanno avuto i periodi difficili, figurarsi io che sono ancora un giocatore normale» ha ammesso l’attaccante spagnolo. « Ringrazio i miei compagni, sono incredibil­i, parlano con me e mi danno un grande sostegno - ha aggiunto - La svolta, per me, è arrivata un po' tardi. Lavoro tutti i giorni, sono diverso da ieri,

La Juve festeggia a fine partita: cancellata l’Inter

vivo per il gol e spero di continuare così». Il segreto di Morata: «È stato decisivo Buffon: un giorno mi ha preso da parte e mi ha detto: “Basta piangerti addosso, dimostra chi sei”. Siamo un grande gruppo, qui ci sono uomini veri». Un retroscena: «In mattinata avevo provato i rigori, ma ne avevo sbagliato tanti... I compagni mi hanno convinto a calciare quello in partita». Marchisio ha evidenziat­o uno dei due gravi errori dell’arbitro Tagliavent­o: «Il rigore c'era ma Murillo andava anche espulso come da regolament­o».

CUADRADO. L’ex-Viola è stato il migliore in

La grinta di Massimilia­no Allegri

campo insieme a Morata. « Dobbiamo essere tranquilli, pensiamo partita dopo partita. Non abbiamo vinto nulla, in ogni campo dobbiamo avere questa voglia - ha spiegato - Il mio riscatto? Sono un profession­ista, offro sempre il massimo per essere nelle condizioni di far bene. Sì, la Juventus è la squadra più forte dove ho giocato, è sempre stata la migliore in Italia. Per me è una soddisfazi­one farne parte». E Marotta lo ha confermato: il colombiano verrà riscattato a fine stagione.

MAROTTA. Il numero 2 bianconero ha evidenziat­o ancora una volta l’importanza di Allegri

nella crescita esponenzia­le di questa Juventus. «Un allenatore, in una società, è una componente importante per arrivare al successo - ha detto - Il compito della società è supportarl­o nella sua attività, mettendo a disposizio­ne una rosa, cercando di valorizzar­e tutte le risorse che ha a disposizio­ne. Allegri ci ha messo del suo, è un allenatore che s'è adeguato all'ambiente Juve riuscendo a centrare degli obiettivi con una squadra cambiata poco nella prima stagione. Adesso si sta ripetendo con una squadra cambiata in tanti elementi durante la scorsa estate». Se vi serviva la «prova del 9», Tagliavent­o ha dimostrato (ancora una volta) di non avere più quelle motivazion­i che lo hanno portato fino alla categoria Elite dell’Uefa. Sempre in ritardo, volto teso, si perde un rigore facile facile: prospettiv­a frontale, nessun giocatore fra lui e il braccio largo di Medel, distanza non proibitiva. Di più: se fischi rigore (ed era rigore) su Cuadrado, allora devi espellere subito Murillo. Male.

PRIMO TEMPO

14’ -

Subito un errore clamoroso: Medel interviene con il braccio destro largo, sembra quasi un bagher pallavolis­tico, è abbastanza chiaro anche senza replay. Di più, Tagliavent­o ha prospettiv­a libera, è frontale rispetto all’azione, vicino.

Biabiany serve Ljajic, oltre Chiallini: ok, è off side.

L’altro errore, anche questo abbastanza clamoroso: Murillo interviene su Cuadrado, non tocca mai il pallone, lo colpisce con un’ancata, lo tocca sulla gamba ed anche l’avambracci­o sinistro è sospetto: rigore senza se né ma. Tagliavent­o ammonisce il nerazzurro ma sbaglia, era

31’ -

34’ -

rosso per chiara occasione da gol, al momento del fallo nessuno può recuperare.

- Miranda-Morata, contatto di gioco, c’è già il dubbio sia fallo, l’ammonizion­e è un’invenzione.

46’

SECONDO TEMPO

25’ -

Murillo su Cuadrado: diretto sull’avversario, senza prendere il pallone: corretto il secondo giallo.

Proteste nerazzurre per un tocco di braccio di Caceres: il pallone svirgolato da Jovetic tocca prima il petto e poi, forse, scivola sul braccio sinistro, involontar­io.

Kondogbia in ritardo su Chiellini: corretto il cartellino giallo.

31’ -

43’ -

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ANSA
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LAPRESSE
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RAI Il tocco di mano di Medel

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