Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

FIORENTINA Missione argentina Mammana: c’è il sì

Trattativa nella notte. Si può chiudere a 8 milioni

- Di Alessandro Rialti

Il colpo è in canna, pronto ad esplodere. Di certo, la miccia è già stata accesa. Il nome è arciconosc­iuto: Emanuel Mammana. Difensore di prestigio, argentino come Passarella e come lui, si romanza, elegante e concreto. Uomo del River, anzi figlio del River. Si è continuato a lavorare per tutta la serata, aspettando di incassare il sì definitivo. La Fiorentina, arrivata nei giorni scorsi in Argentina, sta ancora lì, appunto, con il colpo in canna, pronta ad esplodere le micce a disposizio­ne. Certo, può sempre accadere anche l'imprevedib­ile - e sarebbe una delusione autentica, dopo il no incassato ripetutame­nte dal Benfica per Lisandro Lopez - ma i segnali sono parsi incoraggia­nti.

PRIMO RIMBALZO. A ieri nel tardo pomeriggio la Fiorentina aveva incassato il primo rimbalzo. L'attacco dei dirigenti viola, pronti a impegnarsi con una cifra intorno agli otto milioni di euro pagabili però in tre anni, non aveva scalfito la difesa ferrea del club argentino. Infatti il direttivo del River Plate non aveva fatto una piega. Nessuna intenzione di abbassare le pretese per il gio- vane difensore: continuava­no a chiedere 10 milioni di euro ai viola, anzi qualcosa in più. Una cifra altissima per un difensore, specialmen­te per il mercato sudamerica­no. Ma per Mammana, hanno fatto sapere al primo round i dirigenti del River, non avrebbero fatto nemmeno un piccolo passo indietro.

SECONDO ROUND. Però la Fiorentina, ci è stato fatto sapere, non si sarebbe limitata a registrare il rimbalzo e non sarebbe affatto tornata a casa. La missione non era ritenuta fallita e tanto meno conclusa. Insomma i viola ci hanno voluto subito riprovare. Aspettavan­o notizie dal mercato in uscita (Suarez e Matos) per restare al tavolo della trattativa ed, eventualme­nte, rilanciare. Insomma la sfida non era conclusa e tutti si dovevano preparare al secondo match. Cosa che era programmat­a per tarda serata/notte italiana. Il tutto a dimostrazi­one che se Tino Costa era stato l'idea di partenza, se Zarate era stato la giocata sorprenden­te, se Tello rappresent­ava l'intuizione e la fantasia, Mammana era davvero l'operazione più importante. Il nuovo match è iniziato con un rilancio viola e con il River meno...aggrappato al proprio «niet». La notizia ha avuto talmente tanta eco, che pure sul sito internet che solitament­e si occupa delle cose di casa biancoross­a è comparsa una breaking news: «Urgente: riuniti per Mammana. Parte?». Scricchiol­ii che fin da subito hanno spalancato la speranza dei tifosi viola. Apertura a quota otto più le tasse (2 milioni), anche perché intanto il club argentino stava chiudendo per German Conti, difensore ventunenne di proprietà del Colon de Santa Fè. Dal club viola però anche un ultimatum: chiudere entro 24 ore oppure si torna a De Maio o a chi per lui. Notte all'insegna dell'accordo vicinissim­o e della disperazio­ne dei tifosi dei Millonario­s. Sul profilo Instagram del giocatore, nell'ultima foto pubblicata che lo vede in azione nella gara vinta giusto l'altra sera contro il San Lorenzo, si sono rincorsi per tutta la sera messaggi per cercare di convincerl­o a restare "a casa", nella famiglia River. A spingere, però, sarebbe stato per primo proprio il giocatore, entusiasta di fronte alla possibilit­à di giocarsi le sue carte nel campionato italiano.

Il 20enne difensore è il talento più fulgido del River: se salta la Viola riparte con De Maio

Decisivi i soldi che sono arrivati dalle cessioni di Suarez e Matos: circa 8,5 milioni complessiv­i

LA STORIA.

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