Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

“Fuorigioco”, 2013-2015 nel mirino

- Ant. gio.

plicati valuteremo tutte le situazioni. Noi siamo la Federcalci­o che ha votato contro Blatter, abbiamo cambiato e vogliamo cambiare il sistema, anche se molti lo dimentican­o. Il nostro interesse non è difendere i mariuoli, ma le persone per bene, un sistema che raccoglie 23 milioni di tifosi».

RISPETTO. E’ quello che chiede il vicepresid­ente della Uefa, Abete, nei confronti della giustizia. «La problemati­ca “ex agenti” diventati ora mediatori, è molto complessa perché manca un quadro regolament­are internazio­nale. Se è tutta fuffa? De Laurentiis ha fatto una sua riflession­e, e se ha parlato così avrà avuto i suoi buoni motivi. Penso che comunque bisogna sempre avere grande rispetto per le indagini svolte dalla magistratu­ra. Non penso che i club rischino qualcosa a livello di punti di penalizzaz­ione, c’è sempre stata una sanzione amministra­tiva e alcune volte una inibizione di periodo contenuto per i dirigenti interessat­i. Ma soltanto leggendo le carte si potrà capire il contenuto specifico della contestazi­one». NAPOLI - E’ finita, anzi no: perché pure in «fuorigioco» si può continuare ad indagare, per capire cosa si nasconda, e se si nasconda qualcosa, dietro quell’abitudine ritenuta assai strana («prestazion­i soggettiva­mente inesistent­i») del calcio. Procura di Napoli, l’alba d’un altro giorno di una inchiesta formalment­e - ufficialme­nte - chiusa e però comunque ancora ben aperta, perché pure ieri sono stati ascoltati una decina di giocatori (come persone informate dei fatti), perché si cercano risposte - sembra - pure sulle stagioni che vanno dal 2013 al 2015, perché restano zone d’ombra e ci sono altre luci di cui servirsi. NOVITÀ. Dunque, «Fuorigioco» ma sino ad un certo punto: ci sono i contratti e c’è quella tendenza del calcio nella quale i magistrati vogliono infilarsi ulteriorme­nte, per avere ulteriori certezze e dissipare eventualme­nte qualche dubbio. Intanto, è il momento degli avvocati e Niccolò Ghedini è apparso in Procura; altri ne arriverann­o, ovviamente, per passare dal Riesame e chiedere che siano sbloccati quei dodici milioni di euro ritenuti materia d’evasione. «Fuorigioco», insomma, s’è fermata, ma fino ad un certo punto: adesso si procederà con le eventuali richieste di rinvio a giudizio, senza perdere di vista ciò che accade (o e successo) dopo il periodo a cui il lavoro degli inquirenti s’è riferito (quello che andava dal 2009 al 2013) e che i pm (Vincenzo Ranieri, Danilo De Simone e Stefano Capuano) titolari del fascicolo hanno racchiuso in due faldoni, per complessiv­e 265 pagine. Però verrà anche il momento dell’archiviazi­one per chi - come Della Valle, Calaiò, Immobile, Jankulovsk­i, Foggia, Molinaro e Paro non figura più nell’elenco originale dei destinatar­i del decreto. Loro sì che ora sono «fuorigioco».

«Non vogliamo difendere i mariuoli fiducia nei giudici ma il calcio versa 1,5 miliardi di tasse»

che, in funzione dei risultati, verrà valutata la situazione».

SPARRING. Intanto si va definendo il programma delle amichevoli, tappe d’avviciname­nto a Euro2016. Saranno molto probabilme­nte la Scozia e la Finlandia le ultime due nostre avversarie, rispettiva­mente il 29 maggio (all’estero, visto che il 28 ospitiamo la finale di Champions a Milano: «Non ce la facevamo ad organizzar­e due eventi

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