Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Allegri: Visto? Viene il meglio

E Zaza: «Qui tirava un’aria non positiva»

- di Alberto Polverosi

Miglior debutto in Champions non poteva sognarlo. Simone Zaza, entrato nel finale al posto di Morata, ha pensato bene di emulare il bomber spagnolo, al quinto centro consecutiv­o in Europa, inventando­si una galoppata cost to cost, su imbeccata sporca di Dybala, a un soffio dal ‘90, andando a segnare il 2-0 finale, festeggiat­o in modo molto contenuto. Alla fine però è gioia per tutti, a partire dal bomberino bianconera­zzurro (c’era Conte allo Stadium), che con la nuova maglia aveva già segnato, al Frosinone. In quella occasione non era bastato, ieri invece lui ha messo la firma su un successo pieno, legittimo e fondamenta­le in questo momento complicato. Zaza ricostruis­ce la sua prodezza: «Ero appena entrato e ho cercato di sfruttare al meglio occasione e spazi; è andata bene, con un po’ di fortuna, ma il merito va ad Alvaro e Paulo, che prima di me hanno corso sfiancando i difensori, che erano stanchi». Juve a punteggio pieno in Champions ma frenatissi­ma in campionato. Perché? Ancora Zaza: «Cosa ci succede? Eh... l’aria che è tirata fin qui non è positiva; qui si è abituati a vincere, l’ho capito subito, ora questa partita deve essere importante, anche in campionato, è solo l’inizio, domenica dobbiamo vincere e ripartire».

DYBALA & MORATA. L’ex palermitan­o non ha segnato ma si è battuto: «Conta la grande partita della Juve. Io devo lavorare ancora tantissimo, per portare questa squadra di nuovo in alto». In alto come il salto di Morata, in occasione dell’10: «Sono molto felice. L’intesa con Dybala? Dobbiamo migliorare, ma abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo, ci vediamo fuori con le famiglie. Questo darà frutti anche in partita, già qualcosa si vede».

ALLEGRI. Vede progressi anche il tecnico, ma non gli basta. «Vittoria importante e meritata. Siamo andati bene difensivam­ente, nel secondo tempo siamo stati ancora più bravi nella gestione. Non possiamo fare una fatica bestiale per vincere una partita, e stiamo imparando come si vince inChampion­s».Nessunapol­emica, per l’Allegri bello di notte rispetto alle fatiche in campionato: «Non ho da togliermi sassolini, so come lavoro, e quello che ho fatto negli ultimi 5 anni, tra Milan e Juve; magari faccio delle battute, perché sono toscano, che qualcuno non capisce...». Ancora sulla partita: «Moduli? Conta la disponibil­ità, a Napoli non eravamo un blocco. Hernanes era stato troppo brutto al San Paolo: stasera ha giocato benissimo». Anche Cuadrado deve imparare: «Lui ha velocità, tecnica, stasera (ieri, ndi) ha fatto una partita migliore da quando è arrivato perché ha capito quando dare la palla, altrimenti se la tiene lui, lo raddoppian­o e tutto si blocca».

MAROTTA. Prima del match aveva parlato Marotta: «Allegri sulla graticola? Quando si è davanti a delle statistich­e non belle è evidente che l’allenatore sia il primo a essere imputato. Dobbiamo supportarl­o in tutto quello che fa, pur sapendo che la Juventus è una squadra nata per vincere e che questo slogan va sempre considerat­o. Anche in campionato abbiamo lo spazio e il tempo per poter recuperare: se non ci fosse ottimismo dovremmo ritirarci tutti.”

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LAPRESSE Il gol di Simone Zaza, al debutto in Champions League

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