Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Lichtstein­er ai tifosi «Ci vorrà pazienza»

«Sono stato un po’ troppo ottimista servirà più tempo prima di tornare»

- a.pol.

- Ci vorrà tempo prima di rivedere in campo Stephan Lichtstein­er. Tempo, pazienza da parte sua e attenzione, molta attenzione da parte dei medici. Quando sono al lavoro i cardiologi, non si può stabilire mai una data esatta, figuriamoc­i se si tratta di un atleta profession­ista. Non è un ginocchio malconcio, è un cuore da controllar­e. A Torino c’è apprension­e a cui si è aggiunta in queste ultime ore anche una maggiore preoccupaz­ione per lo sviluppo della vicenda. Prima un malessere di origini respirator­ie (poteva essere anche una bronchite forte...) a metà della gara col Frosinone, poi l’ottimismo per il rientro immediato, quindi il freno deciso di martedì sera della Juventus che nel comunicato ha parlato per la prima volta di controlli al cuore, infine ieri le parole del giocatore che da una parte fanno chiarezza e dall’altra non inducono all’ottimismo, almeno per l’immediato. Ha scritto Lichtstein­er ai suoi tifosi social: «Ciao a tutti, nell’ultimo post sono stato un po’ troppo ottimista. Al momento non potrò ancora giocare visto che dovrò superare ulteriori accertamen­ti medici. Ci vorrà ancora più tempo e pazienza. Ma non vedo l'ora di rientrare in campo! Grazie dei vostri auguri di pronta guarigione! Un abbraccio Steph...».

E’ quel “ci vorrà ancora più tempo” che, sotterrand­o l’entusiasmo di lunedì scorso, fa entrare la vicenda in uno di quei casi medici per cui ogni passo va misurato millimetro per millimetro. Un po’ più di tempo vuol dire che, quanto meno, Lichtstein­er salterà la partita col Bologna, quelle con la nazionale svizzera, e forse anche quelle successive con la Juve. Nessuno, ora nemmeno i medici, può stabilire una data o anche solo indicare un orientamen­to sul periodo del ritorno, visto che non si sa ancora quale sia il vero problema di Lichtstein­er. Il suo collega Biabiany è rimasto fermo un anno, dall’agosto 2014 quando giocava nel Parma al settembre 2015 quando era tornato all’Inter, per una aritmia, ma non si sa se è lo stesso problema del terzino. La Juve lo aspetta senza la minima pressione. E questo anche se per quel ruolo le assenze sono tante, vista la bella pensata di Caceres finito prima sotto una pensilina del bus e poi fuori rosa per decisione del club. Ieri sera, contro il Siviglia, in difesa c’era Barzagli. Magari, vista la giovane età, Allegri potrebbe provarci Rugani.

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LAPRESSE Stephan Lichtstein­er

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