Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Cesena, il bello deve arrivare»

Il giovane talento subito protagonis­ta in questo avvio di campionato: «Sotto con Livorno, Cagliari e Spezia»

- di Flavio Bertozzi

Siparietto simpatico ieri a Villa Silvia, quartier generale del Cesena. Poco prima dell'allenament­o, vedendo che stiamo aspettando Stefano Sensi, Luca Garritano ci domanda con un sorriso sulle labbra: «Non dovrete mica parlare col piccoletto?». Ecco, il piccoletto in questione, sarebbe proprio una delle grandissim­e rivelazion­i di questo Cesena terzo in classifica dopo cinque giornate. Classe 1995, di Urbino, ex centrocamp­ista del San Marino, Sensi nonostante la sua statura (è alto appena un metro e 68 centimetri) è già uno dei 'big' della band di Massimo Drago. Band che, zitta zitta, dopo questo promettent­e start sogna già un campionato da assoluta protagonis­ta.

Sensi, lei in saccoccia si è già messo 5 gettoni di presenza. Per ben 4 volte è pure partito titolare. Un bel bottino per chi, la serie B, finora l'aveva vista solo in television­e.

«Sono sorpreso pure io di questo mio score iniziale. Che dire? Che mi godo questo mio 'piccolo' magic-moment, questi compliment­i che piovono copiosi un po' da tutte le parti. Attenzione, però: so benissimo che non posso esaltarmi per così poco, so benissimo che non ho ancora fatto nulla. Dunque... testa bassa e pedalare!».

Lei col Cesena ci aveva già giocato anni fa, nelle giovanili. Anche allora, tutti, avevano già visto il suo valore. Ora, però, Sensi è diventato un 'vero' giocatore. In tutti i sensi.

«I due anni passati in prestito al San Marino in Lega Pro mi hanno fatto crescere molto, sia dal punto di vista tecnico-tattico che prettament­e caratteria­le. Non ho problemi a dirlo: fino a qualche tempo fa, Sensi, era una testa un pò... calda. Soprattutt­o fuori dal campo. Ora sono cambiato, sono molto diverso, sono più maturo. Lo dico io, ma lo dite anche voi... ».

Dopo 5 giornate possiamo già stilare un primo rendiconto bianconero: il Cesena continua ad avere tanti problemi, però allo stesso tempo è sul terzo gradino del podio.

«Il nostro primo bilancio è più che positivo. Dieci punti dopo cinque giornate sono tanta roba. Lo dice la classifica: siamo partiti forte! Poi è chiaro: ancora non riusciamo ad esprimere tutto il nostro potenziale, ancora non riusciamo ad esprimere il calcio che vogliamo. Ma adesso, signori, bisogna pensare alla concretezz­a. Dunque io dico: adesso che i nostri meccanismi non sono ancora oliati a dovere, cerchiamo di fare più punti possibili, poi al bel gioco ci penseremo più avanti. E credetemi, molto presto il Cesena comincerà a giocare anche bene. Un po' di pazienza... ».

Archiviato il pesante pareggio arpionato a Perugia, è tempo di nuovi (terribili) appuntamen­ti: dietro l'angolo ci sono le sfide con Livorno, Cagliari e Spezia.

«Davvero un bel programmin­o (ride, ndc). Visto che il Livorno è secondo in classifica, il Cagliari è primo e lo Spezia occupa il terzo gradino del podio cadetto assieme a noi e al Crotone. C'è poco da girarci attorno: ci aspetta un trittico difficilis­simo, cercheremo di farci trovare pronti. Una certezza: queste tre squadre, assieme proprio al mio Cesena, sono le grandi favorite per la serie A. Sì, non mi nascondo dietro un dito, mi va di essere sincero: il mio Cesena può arrivare lontano, lontanissi­mo. Dobbiamo ancora trovare il giusto equilibrio ma siamo forti. Molto forti... ».

«Dieci punti in 5 giornate, l’approccio alla stagione è stato positivo. Ma guai a fermarsi adesso»

«La suadra ha evidenti margini di crescita. Io sono cambiato e voglio fare la mia parte»

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LAPRESSE Stefano Sensi, è nato il 5 agosto del 1995 ad Urbino

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