Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«State per vedere un grande Milan»
«Niente alibi contro il Napoli»
La prova del nove. Per spazzare l’impasse (9 punti) in classifica, per fare in modo che i 9 gol finora subiti in 6 partite (1,5 la media-gara) restino tali più a lungo possibile. Capitan Montolivo pretende che quella contro il Napoli diventi, una volta per tutte, la partita perfetta. Disputata in maniera positiva.
La prova del nove. Per spazzare l’impasse (9 punti) in classifica, per fare in modo che i 9 gol finora subiti in 6 partite (1,5 la media-gara) restino tali più a lungo possibile. Capitan Montolivo pretende che quella contro il Napoli diventi, una volta per tutte, la partita perfetta. Disputata in maniera positiva ed equilibrata per 90'. Senza concedere, senza motivo, un tempo agli avversari. Con la giusta cattiveria, interpretando al meglio le fasi più importanti di un gioco che, finalmente, deve essere di qualità. In attesa, a livello, personale di riavere dal destino quello che gli è stato tolto il 31 maggio 2014 in maglia azzurra. Con il terribile infortunio alla tibia che gli è costato il Mondiale brasiliano ma anche un lungo periodo segregato nel tunnel della sofferenza e dell’incertezza. Ma la sua rinascita è stata propiziata proprio da Sinisa Mihajlovic che sulla panchina della Fiorentina (2010-novembre 2011) l’ha definitivamente consacrato come regista davanti alla difesa, il ruolo che meglio contraddistingue le capacità di Riccardo Montolivo.
Buongiorno Montolivo, ma rivedremo ancora un Milan così negativo e contraddittorio come quello di domenica scorsa a Genova?
«No, assolutamente no. Ci siamo approcciati molto male alla gara, non capendo da subito che i nostri avversari avrebbero disputato una partita molto aggressiva cercando di farci del male soprattutto su calcio piazzato così come poi è accaduto».
In settimana c’è stata subito la reazione della società manifestatasi con la dura presa di posizione di Galliani martedì a Milanello.
«Giusto intervenire. Quello che è accaduto è stato fatto di comune accordo fra società e allenatore».
Ma dopo appena 6 giornate di campionato non si era mai vista una cosa del genere a Milanello.
«Era giusto richiamare all’attenzione tutti quanti. Non possiamo più sbagliare, dopo 2 anni fuori dall’Europa e una campagna acquisti importante».
Contro il Napoli che Milan vedremo?
«Una squadra che non deve e non può più sbagliare. Anche perchè non abbiamo più alibi, dobbiamo reagire. Questa per noi è e deve essere la prova del 9».
Finalmente vedremo un Milan che non subirà più gol, soprattutto evitabili?
«Questo è uno dei nostri principali difetti da eliminare. Anche perché è cosa nota che lo Scudetto lo vincono le squadre che hanno la migliore difesa non il miglior attacco... ».
Andando a vanti a questa media punti il Milan a fine campionato ne avrà totalizzati 57. Di Champions League non se ne parla proprio...
«Il nostro cambio di tendenza non si deve fermare al Napoli. Finora anche quando abbiamo vinto abbiamo commesso troppi errori di ingenuità».
Milan-Napoli, si affrontano due difese decisamente... allegre.
«Sicuramente sarà una partita dove entrambe le squadre combatteranno a viso aperto, hanno nel reparto offensivo il loro punto forte, la fase difensiva può soffrire. Vincerà la squadra che avrà messo in campo più equilibrio».
Montolivo è stato uno dei principali protagonisti dell’ultima impresa del Milan: la clamorosa rimonta dal settimo al terzo posto nel campionato 2012-2013, Che cosa aveva di diverso quella squadra?
«Quello era un Milan che difficilmente prendeva gol, anche se giocava male era sempre in partita. Quella era una squadra matura che sapeva sempre leggere le situazioni della gara».
Meglio Balotelli o la coppia d’attacco Luiz Adriano-Bacca?
«Meglio averli tutti e 3 in rosa. E poi abbiamo anche altri attaccanti».
Domenica scorsa molti milanisti non hanno dato il meglio. Lo stesso Montolivo...
«Preferisco guardare e dare giudizi in casa mia dove quando sbaglio posso fare di più. Quella di Marassi per me è stata la terza partita consecutiva dopo una lunga inattività. Fisicamente ho dovuto soffrire un po,’ ma questo fa parte della crescita del livello di condizione».
Montolivo spera la prossima settimana di non presentarsi a Milanello, c’è la Nazionale...
«Per me la maglia azzurra ha avuto sempre un fascino molto particolare. Ho sempre delle grandi motivazioni per indossarla e non voglio che Italia-Irlanda (31 maggio 2014; ndr) resti la mia ultima partita».
Il capitano rossonero avrebbe mai pensato che proprio il derby l’avrebbe rilanciato così in grande stile?
«Diciamo che ho passato un’estate non facile. A livello mediatico c’era grande scetticismo nei miei confronti. È stata una grande soddisfazione».
Si può dire che il recente derby è stato l’esame più importante che Montolivo ha affrontato e superato nella sua carriera?
«Sicuramente avevo gli occhi di tutti addosso, avevo i fucili puntati... ».
Mihajlovic ha voluto credere ancora una volta, così accadde a Firenze, a Montolivo consegnadogli la regia.
«Entrambi siamo stati sempre d’accordo che posso dare di più davanti alla difesa. Del resto è stato Mihajlovic a collaudarmi nella Fiorentina e lo devo ringraziare per l’eternità perché lui mi ha tutelato quando, non volendo rinnovare il contratto, la società mi voleva escludere dal progetto tecnico. Ma Mihajlovic si è opposto a questa decisione perchè credeva in me. Un altro allenatore senza il suo carattere e la sua personalità non l’avrebbe fatto».
Stimolo «L’intervento di Galliani è stato concordato da club e tecnico per dare a tutti una carica»
«La prossima gara sarà la nostra prova del nove. Adesso non dovremo più fallire l’approccio»
«Noi e gli azzurri abbiamo in attacco il reparto più forte Vincerà chi avrà più equilibrio»
Il ritorno «Riconquistare il posto nel derby è stato bello, ma Mihajlovic crede in me da sempre»
L’azzurro «La Nazionale ha fascino. Non vorrei aver chiuso con l’infortunio contro l’Irlanda»
Futuro «Il contratto non è un problema, quello che conta è riportare il Milan di nuovo in alto»
Il contratto di Montolivo sta andando in scadenza...
«Mai per un momento ho pensato di andare via, il contratto non è una priorità per me».