Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Fiorentina perfetta con il sigillo di Pepito
Bernardeschi, Babacar. E Rossi ritrova il gol dopo 501 giorni
Passeggiata sulle rive del Tago per la Fiorentina. Segnano i suoi babies e segna, cosa ancor più importante, Pepito Rossi. Torna il Fenomeno dopo tanto, troppo tempo: 501 giorni dall’ultimo gol, nel 2-2 con il Torino all’ultima giornata di due campionati fa. La Fiorentina è davvero in un momento magico. Tutto, o quasi, quello che tocca diventa d’oro. Campionato e ora pure la Coppa. Sorride di nascosto Paulo Sousa che era arrivato in tono quasi dimesso e che adesso si è trasformato in un principe in grigio. Non annuncia proclami ma la sua squadra bada al sodo e vince.
LA B2. Sono giovani e splendenti, sono la nuova B2, formula magica nella storia della Fiorentina. Bernardeschi e Babacar l’oro del futuro viola. Segnano anche in Coppa, decisivi. Con loro un altro giovane, Vecino. Dal suo tiro dalla distanza il primo gol di Bernardeschi, da una sua intuizione pure il secondo gol, quello di Babacar. Certo l’avversario era la Belenenses che è apparsa poco più di una vittima
sacrificale. Ha corso inutilmente per cercare il pallone e quando l’ha preso era già nella sua porta. Ma mica è facile anche se l’avversario non è di quelli splendenti. Ci vuole pazienza (e la Fiorentina di Sousa l’ha avuta) e poi la freddezza di chi gioca con il bisturi e quando colpisce taglia in profondità. Il tecnico viola voleva lavare l’onta della sconfitta di Coppa, al Franchi. Vincere subito, come sta facendo in campionato dove ha agguantato anche l’Inter in testa alla classifica. Il momento d’oro quindi continua, un viaggio di nozze per certi aspetti sorprendente. E lascia ancor più positivamente sorpresi verifficare che poi a essere protagonisti di questa Fiorentina regina siano proprio dei ragazzi. Divertenti e ancora acerbi, comunque preziosi. E che adesso è tornato pure Sua Maestà Pepito. Da sottolineare che i viola sono tornati prepotentemente protagonisti anche in Coppa dopo lo stop subìto con il Basilea. Di nuovo protagonisti in Europa, sapendo però che tutti i tifosi viola aspettano che continui la formidabile corsa in campionato, già con il match di domenica con l’Atalanta. Conta e come, la gara di Coppa che la Fiorentina di Paulo Sousa vuole assolutamente vincere. Vincere in Coppa come in campionato, per raddoppiare l’entusiasmo sulla squadra viola. Dopo due stop ripresenta Giuseppe Rossi. Costretto a una difesa a tre per le assenze, mette a centrocampo Vecino con il «redivivo» Suarez, Bernardeschi e Mati Fernandez. Ma è davanti che Sousa fa capire che non «vuole scherzi», attaccanti in quantitativo industriale, con Bernardeschi, Babacar e pure Rebic. Il Belenenses aspetta sperando di ripartire con Leal. Stadio semivuoto, vedere dalla tribuna è impossibile. Più facile abbronzarsi.
PARTITA. Prima i viola dimostrano che la calma è una qualità importante e poi alla prima accelerazione passano. Minuto 18, bravo Vecino a proporsi dal limite, tiro potente ma non irrisistibile, respinta disastrosa di Ventura e Bernardeschi è bravo a bruciare tutti sul tempo e metterla in rete. Terzo gol del viola in Europa League negli ultimi anni. Dei portoghesi si vede Kuka, 38' per un contatto con Tomovic, veniale, addirittura simulazione. Poco pochissimo, d’altra parte i viola hanno un possesso-palla strepitoso, oltre l’ottanta per cento. E non basta, perché la Fiorentina arriva quando vuole, anche senza preziosismi, con la forza fisica dei suoi centrocampisti, come al primo minuto di recupero quando Suarez mette il Belenenses alle corde e Babacar conclude forte, tocchetto di Geraldes e 0-2.
RIPRESA. Pare più viva la Belenenses, illusione, ma poi la prima vera occasione è ancora viola con Rebic, bravo a farsi tutta la fascia e a concludere in diagonale, deviato da Ventura. E al 10’ si vede anche Pepito. Bravo a mettersi fra le linee ma ancora molto pesante. Comunque trova un guizzo anche se la conclusione è a lato. Un segnale che viene applaudito dal centinaio e più di tifosi viola. Che diventa un’apoteosi quando, dopo l’autogol di Tonel, Pepito torna al gol, siglando il poker. In Coppa mancava dal 19 settembre 2013.