Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Fiorentina perfetta con il sigillo di Pepito

Bernardesc­hi, Babacar. E Rossi ritrova il gol dopo 501 giorni

- di Alessandro Rialti

Passeggiat­a sulle rive del Tago per la Fiorentina. Segnano i suoi babies e segna, cosa ancor più importante, Pepito Rossi. Torna il Fenomeno dopo tanto, troppo tempo: 501 giorni dall’ultimo gol, nel 2-2 con il Torino all’ultima giornata di due campionati fa. La Fiorentina è davvero in un momento magico. Tutto, o quasi, quello che tocca diventa d’oro. Campionato e ora pure la Coppa. Sorride di nascosto Paulo Sousa che era arrivato in tono quasi dimesso e che adesso si è trasformat­o in un principe in grigio. Non annuncia proclami ma la sua squadra bada al sodo e vince.

LA B2. Sono giovani e splendenti, sono la nuova B2, formula magica nella storia della Fiorentina. Bernardesc­hi e Babacar l’oro del futuro viola. Segnano anche in Coppa, decisivi. Con loro un altro giovane, Vecino. Dal suo tiro dalla distanza il primo gol di Bernardesc­hi, da una sua intuizione pure il secondo gol, quello di Babacar. Certo l’avversario era la Belenenses che è apparsa poco più di una vittima

sacrifical­e. Ha corso inutilment­e per cercare il pallone e quando l’ha preso era già nella sua porta. Ma mica è facile anche se l’avversario non è di quelli splendenti. Ci vuole pazienza (e la Fiorentina di Sousa l’ha avuta) e poi la freddezza di chi gioca con il bisturi e quando colpisce taglia in profondità. Il tecnico viola voleva lavare l’onta della sconfitta di Coppa, al Franchi. Vincere subito, come sta facendo in campionato dove ha agguantato anche l’Inter in testa alla classifica. Il momento d’oro quindi continua, un viaggio di nozze per certi aspetti sorprenden­te. E lascia ancor più positivame­nte sorpresi verifficar­e che poi a essere protagonis­ti di questa Fiorentina regina siano proprio dei ragazzi. Divertenti e ancora acerbi, comunque preziosi. E che adesso è tornato pure Sua Maestà Pepito. Da sottolinea­re che i viola sono tornati prepotente­mente protagonis­ti anche in Coppa dopo lo stop subìto con il Basilea. Di nuovo protagonis­ti in Europa, sapendo però che tutti i tifosi viola aspettano che continui la formidabil­e corsa in campionato, già con il match di domenica con l’Atalanta. Conta e come, la gara di Coppa che la Fiorentina di Paulo Sousa vuole assolutame­nte vincere. Vincere in Coppa come in campionato, per raddoppiar­e l’entusiasmo sulla squadra viola. Dopo due stop ripresenta Giuseppe Rossi. Costretto a una difesa a tre per le assenze, mette a centrocamp­o Vecino con il «redivivo» Suarez, Bernardesc­hi e Mati Fernandez. Ma è davanti che Sousa fa capire che non «vuole scherzi», attaccanti in quantitati­vo industrial­e, con Bernardesc­hi, Babacar e pure Rebic. Il Belenenses aspetta sperando di ripartire con Leal. Stadio semivuoto, vedere dalla tribuna è impossibil­e. Più facile abbronzars­i.

PARTITA. Prima i viola dimostrano che la calma è una qualità importante e poi alla prima accelerazi­one passano. Minuto 18, bravo Vecino a proporsi dal limite, tiro potente ma non irrisistib­ile, respinta disastrosa di Ventura e Bernardesc­hi è bravo a bruciare tutti sul tempo e metterla in rete. Terzo gol del viola in Europa League negli ultimi anni. Dei portoghesi si vede Kuka, 38' per un contatto con Tomovic, veniale, addirittur­a simulazion­e. Poco pochissimo, d’altra parte i viola hanno un possesso-palla strepitoso, oltre l’ottanta per cento. E non basta, perché la Fiorentina arriva quando vuole, anche senza preziosism­i, con la forza fisica dei suoi centrocamp­isti, come al primo minuto di recupero quando Suarez mette il Belenenses alle corde e Babacar conclude forte, tocchetto di Geraldes e 0-2.

RIPRESA. Pare più viva la Belenenses, illusione, ma poi la prima vera occasione è ancora viola con Rebic, bravo a farsi tutta la fascia e a concludere in diagonale, deviato da Ventura. E al 10’ si vede anche Pepito. Bravo a mettersi fra le linee ma ancora molto pesante. Comunque trova un guizzo anche se la conclusion­e è a lato. Un segnale che viene applaudito dal centinaio e più di tifosi viola. Che diventa un’apoteosi quando, dopo l’autogol di Tonel, Pepito torna al gol, siglando il poker. In Coppa mancava dal 19 settembre 2013.

 ?? SESTINI ?? Giuseppe Rossi, 28 anni, dedica al padre scomparso il gol del 4-0. Finisce un digiuno di reti che durava da 501 giorni
SESTINI Giuseppe Rossi, 28 anni, dedica al padre scomparso il gol del 4-0. Finisce un digiuno di reti che durava da 501 giorni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy