Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Onazi-Hoedt-Biglia Lazio, tris d’Europa
I biancocelesti, in testa al girone, battono il St. Etienne che finisce in 9
E’ andata bene. Quinta vittoria stagionale in casa, la Lazio all’Olimpico sa solo vincere e Pioli può sorridere pensando alla classifica del girone di Europa League, un po’ meno valutando bene la prestazione. Il Saint Etienne ha giocato meglio e ha tenuto in bilico il risultato per novanta minuti nonostante abbia giocato per un’ora in dieci a causa dell’espulsione di Beric (inesistente) e nell’ultimo quarto d’ora in nove per il rosso a Sall (doppia ammonizione) che aveva segnato in gol del vantaggio in avvio. I francesi sono secondi in Ligue 1 e ieri si è capito perché: giocano bene in profondità, sono pericolosi, concedono forse troppo in difesa. La Lazio è in crescita, ma non ancora intensa come vorrebbe Pioli. Ha vinto in rimonta e ha dimostrato carattere, avrebbe potuto chiudere il conto in anticipo e ha tenuto poco la palla nella ripresa quando sarebbe stato il caso di addormentare il gioco. La superiorità numerica non s’è avvertita perché i tre davanti (Felipe, Keita, Mauri e poi Matri)
non aiutavano con i rientri.
IN SALITA. Galtier ha impostato bene la partita. Pressione sulla linea difensiva, Corgnet trequartista di disturbo su Biglia. La squadra biancoceleste teneva palla, ma i francesi erano più rapidi e incisivi nel ribaltare l’azione in verticale. La Lazio sbagliava i tempi di uscita, il centrocampo veniva saltato con troppa facilità, poca cattiveria nei contrasti: 57% dei duelli vinti nel primo tempo dal Saint Etienne, che dopo appena sei minuti ha segnato. Angolo di Hamouma, Biglia non ha respinto, il senegalese Sall ha anticipato Milinkovic, deviando a porta vuota. Berisha? Come se non ci fosse. Stesso discorso quando Roux ha colpito la traversa di testa dagli sviluppi di un altro angolo.
CORREZIONE. Pioli al ventesimo ha riequilibrato la partita arretrando Milinkovic e passando al 4-3-3, Keita e Mauri si scambiavano di posizione, Onazi saliva a rimorchio. Le soluzioni migliori le ha trovate a destra, dove la catena formata da Felipe e Basta creava scossoni. Da quella parte al 22' è nato il pareggio. Azione avviata e conclusa da Onazi. Il nigeriano ha sventagliato su Felipe, dribbling e cross, Mauri ha fatto passare il pallone, Sall lo ha toccato nel tentativo di allontanarlo, ma è finito sui piedi di Onazi. Stop e tiro di controbalzo nell’angolo.
ROSSO. Quello è stato il momento migliore della Lazio, che in precedenza aveva costruito solo un’occasione da gol con Hoedt. L’arbitro turco lasciava correre troppo il gioco. Tanti errori, compresa l’espulsione di Beric al 32', colpevole di aver allargato il braccio sinistro. Mauricio s’è avvicinato per colpire di testa e si è ferito al naso. Il sangue ha convinto Ozkahya a punire il centravanti sloveno con il rosso. In dieci il Saint Etienne si è ricompattato arretrando Corgnet sulla linea dei centrocampisti e lasciando Roux più avanzato con il sostegno di Hamouma.
ANSIA. La Lazio ha trovato il raddoppio in apertura di ripresa con Hoedt, favorito da un’incomprensione tra Ruffier e Sall. L’olandese ha corretto di esterno a porta vuota la punizione di Biglia toccata dal portiere. I francesi non hanno mollato, hanno continuato a venire su in verticale, la Lazio era superiore nel possesso ma non così decisa a trovare il terzo gol. Galtier ha inserito Bahebeck e l’ex Psg è andato subito vicino al pareggio. Al 32' i francesi sono rimasti in nove per il secondo giallo (sacrosanto) a Sall e dopo tre minuti il solito spunto di Keita (scatto bruciante e cross dalla sinistra) ha provocato il terzo gol, firmato da Biglia, abilissimo a seguire l’azione. La partita non è finita perché il Saint Etienne a sette minuti dalla fine ha trovato un altro gol e si è riportato sul 2-3. Paque Monet ha vinto il duello con Basta e poi ha scavalcato Berisha con un pallonetto. Subito dopo Pajot di testa è andato vicinissimo al pareggio, Felipe e Matri si sono divorati il quarto gol in contropiede. Tanta, troppa apprensione sino al terzo minuto di recupero.