Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Pioggia e prove al DallA’ ra
BOLOGNA. Il Bologna ci ha provato, ma il tempo non lo ha aiutato. Anzi. L’intenzione del club era quella di avvicinare la squadra ai tifosi facendo allenare gli uomini di Delio Rossi nella tradizionale partitella in famiglia di metà settimana allo stadio Dall'Ara. Porte aperte per tutti, per vedere come il Bologna sta cercando di uscire dalla crisi. Ma nessuno aveva fatto i conti con la prima vera giornata autunnale. Poco più di dieci gradi, una pioggerellina leggera che raffreddava le ossa, l'umidità alle stelle e una temperatura percepita, più vicina a quella canadese di Joey Saputo che non al teporino con il quale abbiamo convissuto fino a pochi giorni fa. Una sola grande bandiera in tribuna, poi un centinaio, forse qualcosa di più, di tifosi infreddoliti, sotto a giacche non ancora invernali e comunque quasi felici di prendere freddo per l'amato Bologna.
APPLAUSI. Tanta curiosità per la squadra, che si è messa il vestito bello, che non andrà a Torino per fare le barricate, ma per proporre la propria partita. Ecco, allora, l'applauso che scatta alla prima rete di Brienza. Ma pure al gol di Destro. Sono in tanti ad essere andati apposta per lui, con la speranza di non vedere soltanto nuovi miglioramenti nella sua condizione personale ma pure nell'inserimento all'interno della squadra. Ed è chiaro che non aver avuto ancora una disposizione tattica precisa non ha aiutato la sua crescita. Delio Rossi ha voluto provare quella con Brienza alle sue spalle e due uomini larghi, e la gente sembra aver gradito la volontà dei rossoblù di andare allo Juventus Stadium non solo per difendersi.
QUANTO FREDDO. Verso le 18.30, quando si è chiusa la prima partita, sulle tribune sono rimasti quasi solo i genitori dei ragazzi della squadra Allievi che faceva da sparring partner e qualche cronista infreddolito. E dopo la doppietta di Mancosu e il gol di Acquafresca tutti sotto la doccia. Davvero meritata, in questo caso, non solo dai giocatori.