Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

ICARDI «Così Mancini mi ha cambiato»

«Mi ha aiutato, insegnando­mi a giocare per la squadra. Sono giovane e migliorerò»

- Di Pietro Guadagno

C’è un Icardi prima di Mancini. E c’è un Icardi dopo Mancini. L’incontro con il tecnico di Jesi è stata una svolta nella sua carriera e l’attaccante nato a Rosario lo ha ammesso chiarament­e in un’intervista al magazine argentino “El Grafico”, ma anche nell’ora dedicata alle risposte dei tifosi su Inter Channel. Appena tornato sulla panchina nerazzurra, il Mancio lo ha fatto evolvere come giocatore e, all’inizio di questa stagione, gli ha affidato la fascia di capitano: un segno di grande fiducia per un ragazzo di soli 22 anni. «Non so se sia l’allenatore che mi ha insegnato di più, ma certamente Mancini è quello che più mi ha aiutato - ha spiegato Maurito -. Sin dal primo giorno mi ha chiesto di giocare di più per la squadra, di non essere soltanto un attaccante d’area di rigore, ma anche di uscire. Sono ancora giovane e posso migliorare in tante cose, soprattutt­o evitare di rilassarmi in certi momenti della partita, credo però di aver recepito i suoi insegnamen­ti. Ora non penso soltanto a fare gol, non sono più così egoista. Mi piace giocare con il pallone. E mi pare che anche Mancini fosse così...».

FASCIA. Insomma, il feeling è palpabile («Con lui il rapporto è molto buono. Anche se, come capita con ogni allenatore, arrivano momenti in cui sente la necessità di alzare la voce»). Dopo un inizio che, stando a qualche rumor, non era stato così felice. Con il passare delle settimane, però, il tecnico nerazzurro ha compreso di avere a disposizio­ne un gioiello. Tanto che, la scorsa estate, Icardi è diventato l’unico vero nerazzurro incedibile. E poi, quando si è trattato di scegliere un nuovo capitano al posto di Ranocchia, la fascia è finita sul suo braccio: «E’ stata una decisione di Mancini, con il consenso di tutta la società, che ha avuto anche l’approvazio­ne del gruppo. Se ne parlava anche durante il ritiro, ma la certezza l’ho avuta solo quando, prima della gara con l’Atalanta, ho trovato la fascia al mio posto nello spogliatoi­o. Se Zanetti è un esempio? Ci vogliamo bene e so che, nel momento in cui avrò bisogno di un consiglio, lui sarà sempre disponibil­e. Gli ho dedicato e regalato la fascia speciale creata per il derby. Se farò il suo stesso percorso all’Inter? Quella nerazzurra è la squadra per cui ho sempre tifato in Italia e spero di rimanerci il più a lungo possibile».

CODICI. Due gol nelle 5 gare

su 6 disputate in campionato, Icardi punta ancora al titolo di capocannon­iere («Ma non potrà andare bene ogni anno»), intanto domenica lo attende una partita particolar­e. «Sì, quella con la Sampdoria non è una gara come tutte le altre. L’accoglienz­a non sarà come nelle altre due occasioni a Marassi, ma io mi auguro che finisca come nella prima (4-0 per l’Inter e doppietta per lui, ndc)». Allora, in maglia blucerchia­ta, si era ritrovato di fronte Maxi Lopez, ex-marito della moglie Wanda, con il quale il fuoco la polemica sembra non spegnersi mai. «Codici di comportame­nto violati? Questi codici non sono scritti da nessuna parte. I miei, piuttosto, iniziano in casa, rispettand­o la mia famiglia. E sono quelli che mi hanno portato a essere quello che sono, e che continuerò a essere per tutta la mia vita».

«Anche la fascia di capitano è stata una sua idea. Me la sono trovata nello spogliatoi­o»

«Zanetti per me è un amico, so bene che se avrò bisogno di un consiglio potrò chiedere a lui»

Nella Samp non troverà Maxi Lopez «Ma di che codici di comportame­nto violati parla?»

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Mauro Icardi, 22 anni, ha segnato 2 gol nelle 5 partite di campionato disputate

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