Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

La Fiorentina sogna con Sousa e Rossi

L’allenatore in poche settimane ha già conquistat­o tutti Pepito promette una grande stagione

- di Francesca Bandinelli

Un gol, il secondo in campo internazio­nale con la Fiorentina e il 114 con squadre di club, che in un secondo si è preso il centro del mondo social. Pepito, del resto, aveva scelto proprio il web per annunciare in anticipo a tutti la conferma del suo ritorno in campo dal primo minuto, stavolta in Europa League. Il digiuno da gol interrotto dopo 501 giorni d'attesa è diventato “trend topic” in un attimo. Ne hanno parlato tutti, dall'Inghilterr­a alla Spagna, dal mondo arabo fino all'America, dal Sudafrica all'Indonesia. Alessandro Diamanti, ex viola volato in estate al Watford lo ha scritto anche su Instagram, pubblicand­o una foto dell'attaccante italo-americano con la maglia viola. Gli sono bastate due parole per racchiuder­e la gioia di tutto il mondo dello sport: «E' giusto». Come Santi Cazorla, compagno di Rossi ai tempi del Villarreal. Sì, perché i messaggi di bentornato, così come nei giorni maledetti del post infortunio, non hanno tenuto conto della bandiera d'appartenen­za: «Felici di aver ritrovato un campione», il grido è stato unanime. Pure Federico Bernardesc­hi lo ha ribadito: «Compliment­i a Rossi che è tornato a segnare,

sei grande».

ALL'INFERNO E RITORNO. Del resto, subìre tre interventi allo stesso legamento, il crociato del ginocchio destro, tornare in campo, scalare la classifica marcatori fino a prenderne la vetta, rifermarsi nuovamente, altri quattro mesi di terapia, il sogno europeo che sfuma e stavolta anche il menisco che si mette a fare le bizze. Peggio di tornare al via nel gioco dell'oca. Di nuovo intervento, di nuovo fisioterap­ia in solitaria in America e un campionato che sfila via, senza nemmeno poterne ricordare un minuto. Ha dovuto tirare il freno anche lui, Rossi, che pure di avrebbe avuto voglia dell'esatto contrario. Amichevoli estive centellina­te, minuti contati e tanto lavoro. Prima 17 col Torino, poi 63 col Genoa e 58 col Carpi. Sousa lo ha gestito con intelligen­za: due panchine, con Bologna e Inter, per poi concedergl­i lo scenario internazio­nale per riprenders­i il suo mondo. E Pepito non ha deluso. Ha ringraziat­o subito il suo allenatore, lui che pure in estate, in America, in occasione della gara contro il Benfica, non aveva nascosto il malcontent­o per la sostituzio­ne, e che poi è corso, sempre sui social, a festeggiar­e con tutti, compagni e tifosi. Ha rotto il ghiaccio, ora deve solo ricomincia­re. Forse non domani, con l'Atalanta - Babacar e Bernardesc­hi dovranno convincere oggi Sousa, perché Ilicic e Kalinic scalpitano - di certo, però, la sosta potrà aiutarlo a rimettere nelle gambe energie preziose. Alla ripresa, ci sono Napoli e Roma (nel mezzo il Lech Poznan) e Pepito vuole essere presente. Per altri gol, sparati con la mitraglia. Per la vetta, per l'orgoglio e per riprenders­i quella felicità che solo la sorte ha osato frenare.

SALAH. Intanto la Fiorentina, in merito alla notizia di acquisto da parte della Roma del cartellino di Salah dal Chelsea fa sapere che attenderà il pronunciam­ento della Fifa sul ricorso presentato nei confronti del giocatore e del club inglese per violazione del contratto.

L’attaccante vuole recuperare il tempo perduto e tornare a recitare il ruolo di protagonis­ta

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Giuseppe Rossi, 28 anni
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ANSA Giuseppe Rossi, 28 anni, cercherà il gol anche con l’Atalanta

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