Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Buffon fuori «Mi sono montato la testa...»
Non è tra i 59 candidati? E lui risponde con questa lettera: «Pensavo di essere il quinto portiere dell’anno»
Ciao a tutti. Stamattina, in una giornata apparentemente come le altre, mi sono trovato il telefono subissato da ogni forma di sostegno e solidarietà da addetti ai lavori e non a causa della mia mancata nomination fra i 50 o 60 papabili vincitori per il pallone d’oro!! Sinceramente non ero al corrente del fatto che in questi giorni si stilasse la discussa lista, quindi m’ha colto di sorpresa questa fiumana di gente che mi s’è stretta intorno in maniera anche esagerata!!
Ormai lo avrete capito, da anni sono un inguaribile ottimista e difficilmente sedimenta in me il sentimento del rancore, della frustrazione, ma soprattutto della rassegnazione.
Di conseguenza sapete cosa mi porto a casa da questa vicenda? L’abbraccio spontaneo di tutti voi e dei media questa mattina, a commento della mia esclusione.
Grazie, davvero mi ha scaldato il cuore ed è stato un atto di grande rispetto NON dovuto che quasi m’ha imbarazzato, ma che ho apprezzato per mille e più ragioni!!
Le malefatte di natura burocratica della Fifa su cui hanno indagato gli Stati Uniti e la Svizzera hanno purtroppo riempito le cronache al confine tra la primavera e l’estate. Mancava, all’organizzazione mondiale del calcio una macchia più tecnica, più da campo. E sono arrivate le 59 nomination per il prossimo Pallone d’Oro a svelare quella che qualcuno definirà una topica, qualcuno un obbrobrio, qualcuno un vero e proprio scandalo. C’è da stropicciarsi gli occhi a scorrere i candidati, senza trovare clamoramente Gigi Buffon. E attenzione, perché lo stesso deve dirsi di Gonzalo Higuain: non scorgere il suo nome tra i migliori 59 al mondo lascia lo stesso perplessi. Eccola la lista: Tevez, Aguero (e va bene), De Bruyne, Modric, Vidal, Benzema, Pogba, Morata, Bale, Lewandowski, Cavani, Sanchez (e chi li tocca), Messi e Cristiano Ronaldo, quelli davvero non li puoi discutere, il trofeo è roba loro da anni. Ci sono Pirlo e Chiellini, e uno scatto d’orgoglio italiano ci assale. Poi il livello scende, prima piano e in un sussulto vertiginosamente: scorrono i portieri, Re Neuer, da lì a Courtois, Bravo, De Gea, Ospina... E Buffon? Niente. Poi la lista scivola fino al giapponese Okazaki e all’australiano Luongo. E Buffon? La lista è finita, non c’è. «Inspiegabile commenta il Mito, Dino Zoff - Gigi è uno dei più forti al Mondo, non inserirlo nei 59 è stato un errore». «Inconcepibile - cala inevitabile il dissenso di un altro campione del mondo dell’82, Paolo Rossi - Io nel 2006 glielo avrei già dato ex aequo con Cannavaro». Fino al compagno di squadra Paulo Dybala: «Strano che in questa lista non ci sia il più forte di tutti i tempi».
LA LETTERA. E lui, il più forte? Che fa? Affida i
suoi pensieri a una lettera sui social. Affida il suo dissenso al ringraziamento per tutti quelli che gli sono stati vicini esprimendo disappunto «in maniera anche esagerata!». «Stamattina, in una giornata apparentemente come le altre, mi sono trovato il telefono subissato da ogni forma di sostegno e solidarietà da addetti ai lavori e non, a causa della mia mancata nomination fra i 50 o 60 papabili vincitori per il pallone d’oro!! Ormai lo avrete capito, da anni sono un inguaribile ottimista e difficilmente sedimenta in me il sentimento del rancore, della frustrazione, ma soprattutto della rassegnazione. Di conseguenza sapete cosa mi porto a casa da questa vicenda? L’abbraccio spontaneo di tutti voi e dei media a commento della mia esclusione. Mi piace pensare che mi volete bene come italiano tra gli italiani, oltre che come italiano nel mondo». Poi Gigi si fa ironico: «Certo che, parlandovi in tutta sincerità, almeno quinto tra i migliori portieri della scorsa stagione pensavo di poterlo essere...». E già, sacrosanto. «Evidentemente, dovevo essermi montato la testa», e giù una risata di smile.
Zoff: «Scelta inspiegabile» Paolo Rossi: «Decisione inconcepibile» E Dybala: «Lui è il più grande»
CHE GAFFE! Ora si potrà star lì a discutere sulla rappresentatività planetaria che le 59 candidature devono esprimere come avviene per una qualificazione mondiale. E allora dentro con Giappone, Ghana, Australia, Polonia, fate voi. Ma un premio al migliore che mortifichi una valutazione tecnica per garantirsi la benedizione geografica del talento esprime una contraddizione insopportabile che deve generare almeno imbarazzo. Buffon è Buffon, come Higuain è Higuain. E anche se alla fine il Pallone d’Oro sarà per tutti il migliore (chi ha potuto discutere, se non per sfumature, Messi e Cristiano Ronaldo finora?) resta il vizio che macchia queste nomination.