Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

DUVAN ZAPATA DA ESEMPIO PER MATTIA

- Di Alberto Polverosi

Se il Bologna vincesse a Torino scavalcher­ebbe la Juve in classifica. Un sogno? Di sicuro qualcosa che gli somiglia, ma anche per l’Udinese era un sogno e in quello stadio ha battuto i campioni d’Italia. Per vedere le cose con una tinta rossoblù si potrebbe partire da lì, dalla statistica: in campionato la Juventus non ha mai vinto sul suo campo dove ha perso 0-1 contro l’Udinese, pareggiato 1-1 contro il Chievo e 1-1 contro il Frosinone. C’è voluta la Champions League, con un avversario morbido come il Siviglia, per ritrovare la Juve che domina a Torino, anche se è giusto aggiungere un particolar­e: pur non giocando in campionato partite strepitose, anzi, il contrario, per numero di occasioni create la squadra di Allegri meritava di vincere almeno due di quelle tre gare. Statistica a parte, può davvero sperare il disastrato Bologna di questo difficile periodo di uscire almeno con un punto dallo Juventus Stadium? Sarebbe un’impresa straordina­ria, vista la Juve di mercoledì, compatta, sicura, decisa e con un Khedira in più. Se il Bologna va a Torino con lo stesso atteggiame­nto del Siviglia non lo salva nemmeno il dio rossoblù. Difesa e basta, ma anche una pessima difesa, mal protetta dal centrocamp­o e dall’attacco, questo è stata la squadra andalusa. Alla fine: 24 tiri per la Juve, uno per il Siviglia. Sono dati da Coppa Italia, quando una squadra di A incontra una di B o di C, non da Champions League. In difesa aveva giocato anche l’Udinese che però al momento opportuno aveva lasciato il segno sfruttando la forza e la determinaz­ione di Duvan Zapata, entrato a metà ripresa. Ecco se Destro avesse oggi la stessa forza dell’attaccante della squadra friulana, Rossi potrebbe puntare le sue chances con un po’ più di convinzion­e su un bel contropied­e. O potrebbe sfruttare il suo centravant­i per far salire la squadra, uscendo subito dalla pressione juventina con un lancio lungo dalla difesa. In partite come queste, la qualità di Destro deve venir fuori per forza. Per lui è un appuntamen­to da non mancare. Il Bologna potrebbe anche provare a chiudersi e sperare nella buona stella, al Frosinone per pareggiare è bastato un calcio d’angolo in pieno recupero. Ma il Bologna non ha una super-difesa (9 gol incassati in 6 gare) e se immagina una partita difensiva e poi la Juve segna, diventa problemati­co cambiare linea in corsa. Non ha gli strumenti né la forza psicologic­a per provarci. Rossi dovrà provare a frenare i campioni d’Italia sui corridoi esterni, dovrà bloccare i suoi terzini facendoli aiutare dai giocatori di centrocamp­o, pur sapendo che in Serie A non c’è un difensore esterno in grado di resistere alle accelerazi­oni a zig-zag di Cuadrado. Nella Juve sta nascendo una coppia d’attacco giovanissi­ma, Dybala-Morata, e il Bologna ha una sola possibilit­à: bloccarla con un gioco d’insieme, evitando di schierarsi a specchio con la Juve. Se domani la partita si trasforma in una serie di duelli diretti, non ce n’è uno dove i bolognesi abbiano qualche speranza di prevalere.

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