Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Bellarabi, Fekir e Semedo: il futuro è oggi

Dopo la missione spagnola, Ausilio delinea le operazioni per la prossima estate

- and.ram.

INVIATO AD APPIANO - Tornato a Milano dopo la missione spagnola, il ds Ausilio ha parlato con gli uomini più fidati e con Mancini dei giocatori osservati e ha annotato con piacere che uno di quelli ritenuti più interessan­ti, il tedesco di origini marocchine Karim Bellarabi, non è rimasto indifferen­te di fronte all’interessam­ento nerazzurro. «A tutti i giocatori fa piacere sentire che l’Inter ti segue – ha dichiarato il nazionale di Löw alla Bild - ma in questo momento sono concentrat­o solo sulla mia squadra e sulla gara contro l’Augsburg che vogliamo battere per proseguire il nostro momento positivo in Bundesliga».

OCCHI APERTI. La presenza di Ausilio in tribuna al Camp Nou, però, è stata un messaggio impossibil­e da essere equivocato sia per il calciatore sia per il suo agente. Il dirigente interista ha osservato con attenzione i giocatori del Bayer ed è rimasto impression­ato pure dalle doti di Hakan Çalhanoglu, il turco nato in Germania che dopo il passaggio dall’Amburgo al Leverkusen nel 2013 ha visto crescere in maniera esponenzia­le il suo valore e il suo rendimento, ma in particolar­e è stato colpito da Bellarabi. Il primo contatto di martedì scorso nelle prossime settimane sfocerà in un’attività di monitoragg­io, con il tedesco che sarà seguito sia quando sarà impegnato con il suo club sia con la Germania, in modo da avere in primavera con un dossier corposo su di lui. Nel 2016-17, infatti, il reparto avanzato nerazzurro potrebbe andare incontro a un restyling importante. Perché Ljajic va eventualme­nte acquistato esercitand­o il diritto di riscatto per undici milioni e perché Palacio va trattenuto allungando un contratto in scadenza tra meno di nove mesi. Se il serbo tornerà alla Roma e l’argentino accetterà la corte del Boca per tornare in patria, un elemento con le caretteris­tiche tecniche di Bellarabi servirà terribilme­nte. Resta da capire la richiesta economica del Bayer: la scorsa estate sembrava che il City fosse orientato a mettere sul tavolo 25 milioni di sterline per averlo. Inutile nascondere che l’Inter un investimen­to di poco inferiore ai 30 milioni di euro potrà permetters­elo solo se arriverà in Champions League. In corso Vittorio Emanuele oltre a Bellarabi viene sempre seguito anche Fekir, il talento del Lione che potrebbe cambiare maglia la prossima estate. Un tentativo Ausilio lo ha già fatto nei prossimi mesi e quasi certamente lo bisserà.

NAGATOMO E... SEMEDO. Atletico MadridBenf­ica è invece stata utile ad Ausilio per osservare Semedo, l’esterno portoghese che il ds non aveva mai visto dal vivo. L’Inter ha il contratto di Nagatomo in scadenza (a Thohir il giapponese piace, ma Yuto non trova spazio ed entro gennaio dovranno essere fatte delle valutazion­i sull’eventuale rinnovo), D’Ambrosio che non rientra più nel progetto (e ha le valige pronte) più ci sono Telles da acquistare (versando 8,5 milioni al Galatasara­y) e Dodò da rilanciare dopo l’operazione al ginocchio. Quello degli esterni bassi in pratica è il pacchetto che in previsione futura necessita dei maggiori interventi e un ragazzo di talento come il ventiduenn­e del Benfica è considerat­o un investimen­to a lungo termine. Ecco perché anche lui sarà osservato spesso.

D’Ambrosio in uscita Dodò è da rilanciare: nel pacchetto di esterni difensivi servono ricambi

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LAPRESSE Karim Bellarabi, 25 anni

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