Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Piemonte, l’allungo di Bakelants
Il belga sferra l’attacco decisivo a 5 km dal traguardo. Trentin è 2°
Recuperato dall'oblio che persisteva dal 2012 è tornato il Giro del Piemonte, corsa storica nata nel 1908. E' tornato con la nuova denominazione di Gran Piemonte, un'etichetta che piace a nessuno. E, ancora, è tornato nel giorno in cui anche il vincitore, il belga Jan Bakelants, 29 anni, cresciuto fra i Muri delle Fiandre, è rientrato da una lunga pausa di risultati. Al di là di un paio di piazzamenti in una tappa del Giro di Svizzera e nel Gp di Vallonia, quest'anno in gruppo era infatti incappato in più di una difficoltà. Le sue ultime, ma anche uniche prestazioni di rilievo, risalgono al 2013 quando al Tour de France vinse la 1ª tappa ad Ajaccio e vestì per 2 giorni la maglia gialla.
Nel totale, in 8 anni da pro' ha ottenuto 4 vittorie e una... fantozziana caduta che nella tappa Lucera-L'Aquila del Giro d'Italia 2010 gli tarpò le ali già vicino all'arrivo e gli vietò l'esaltazione del successo. Ieri, al via con il dorsale 1, ha costruito la vittoria grazie a un poderoso allungo a 5 km dall'arrivo. Ha messo 50 metri fra sè e il gruppo, quanti gli sono bastati per aggiudicarsi la corsa davanti a Trentin e Colbrelli.
Bakelants, dunque vincitore reale. Ma se fosse assegnata la vittoria con la regola della combattività, il premio andrebbe a Fabio Felline, già 5° mercoledì nella Tre Valli Varesine. Dopo appena 6 km il 25enne torinese ha dato avvio a una fuga protrattasi per 172 km. E' stato risucchiato dal gruppo ai meno 7 all'arrivo, appena dopo aver lasciato l'olandese Roosen e Brambilla ultimi suoi compagni d'avventura. Felline ha poi chiuso 19° a 9''.
La corsa, 185 km sulle strade dell'alto Piemonte (partenza da San Francesco al Campo, arrivo a Ciriè) si è tutta disputata sotto la pioggia, condizioni meteo avverse che hanno finito per condizionarne l'andamento: più della metà dei 150 partenti si è infatti ritirato. E fra quanti hanno concluso ci sono stati distacchi rilevanti: Cunego è arrivato a quasi 4', Agnoli, Guardini e i 17 che componevano l'ultimo gruppo a 8'.
Felice ovviamente Bakelants per la vittoria ritrovata, un po' meno Trentin per il 2° posto. «E' mancata la collaborazione in gruppo - dice e il belga se n'è andato. Con me a inseguirlo c'erano solo due uomini Lampre».
Colbrelli si rammarica per avere aspettato troppo a organizzare l'inseguimento di Bakelants. «Ma tutto sommato aggiunge - un 3° posto dà morale».
(S. Francesco al Campo-Ciriè, 185 km): 1. Jan Bakelants (Ag2r/Bel) 4h17’43’’ (media 43,040 km/h); 2. Trentin a 4’’; 3. Colbrelli; 4. Grosu (Rom); 5. Rojas (Spa); 6. Modolo; 7. Bennati; 8. Sbaragli...19. Felline; 34. Ulissi a 33’’; 49. Cunego a 3’37’’; 59. Agnoli a 8’04’’; 64. Guardini.