Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Con il Bologna gli stessi del Siviglia

La Juve si affida per la svolta alla formazione vittoriosa in Champions

- F.bon.

Alla vigilia del Siviglia aveva annunciato dieci undicesimi della formazione. In vista del Bologna, Massimilia­no Allegri fa ancora meglio: «Stavolta vi dico tutta la formazione: giocherann­o gli stessi undici di mercoledì». E' la prima volta in stagione che verrà schierata la stessa squadra per due gare consecutiv­e. Nessun dubbi, dunque, per la sfida di oggi che deve rilanciare la Juve in campionato. A cominciare dall'attacco che poggerà sulla coppia Morata-Dybala. «In base al rapporto minuti giocati-gol, Zaza in questo momento meriterebb­e di giocare come gli altri due. Però io devo fare delle scelte. L'importante è che in allenament­o crescano come stanno facendo perché alla fine sono giocatori di valore e alla lunga verranno fuori».

CERTEZZE. Avanti con le certezze, dunque, all'insegna della continuità. Sarà ancora un 3-5-2 che con la rotazione di Evra sulla linea di difesa potrà diventare un 4-4-2 come visto in coppa. Al timone ci sarà ancora Hernanes, con Pogba e Khedira interni. Il tedesco giocherà la seconda gara consecutiv­a dopo due mesi di stop. «E' un giocatore di caratura internazio­nale - sottolinea Max - deve crescere, ha bisogno di giocare e va gestito nel migliore dei modi». Lemina torna a disposizio­ne, mancherann­o invece Marchisio («Ancora non è a posto»), Sturaro («Esami negativi ma il dolore al polpaccio persiste, tornerà dopo la sosta») e, ultimo a fermarsi, Pereyra («Ha un sovraccari­co da partite»). Nel complesso, auspica Allegri, «credo sarà l'ultima partita con tanti infortunat­i, dopo la sosta credo e spero di avere tutti a disposizio­ne».

OPPOSTI. Ci sono poi due casi opposti. Lichtstein­er, operato al cuore venerdì per risolvere un'aritmia cardiaca benigna. Così Allegri: «Sta bene, spero di averlo presto a disposizio­ne ma dobbiamo attenerci al comunicato ufficiale». E Caceres, momentanea­mente sospeso dalla rosa dopo l'incidente d'auto di lunedì notte. «Quanto starà dietro la lavagna? Dipende da lui, credo abbia capito. Martin è da cinque anni qui, in campo è uno dei più affidabili ma c'è anche un fuori dal campo dove ci sono momenti in cui si possono fare certe cose e momenti in cui non si possono fare».

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