Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
Al Sassuolo l’Europa piace da matti
Di Francesco: «Certo, vogliamo restare in alto, siamo felici e ci stiamo divertendo»
Le battute nascondono sempre un fondo di verità, di mezze verità. Squinzi ha infiammato la settimana del Sassuolo parlando di scudetto, Di Francesco si è travestito da pompiere sparando secchiate d’acqua a ripetizione. Tutti i giorni. Senza sosta. Ogni volta che aveva davanti un microfono ne approfittava. Probabilmente anche dentro lo spogliatoio. «Per noi la gara contro l’Empoli resta una sfida salvezza», ha detto l’allenatore dell’unica realtà che non ha mai conosciuto la parola sconfitta da inizio stagione. Ci sta: fa parte del gioco anche se sono già cadute Inter, Milan, Lazio, Napoli e Roma. Pure la Fiorentina ha una macchia grande così sul cammino. Il Sassuolo invece resiste e proverà a sfruttare l’onda verde nel lunch match del Castellani.
MISSIONE EUROPA. Forse la realtà delle cose sta nel mezzo, a metà strada tra il titolo e una stagione tranquilla: il Sassuolo, da più angolazioni, sembra pronto per l’Europa o comunque per lottare per la quinta posizione. «Ci dobbiamo tenere stretti i punti che abbiamo - continua il tecnico - Siamo felici di quello che stiamo facendo e certamente vogliamo restare in alto, perché no?». Defrel ha fatto dimenticare Zaza in un lampo, Berardi deve ancora ingranare la prima (è reduce da un infortunio), la panchina sembra lunga al punto giusto perché Politano e Sansone non possono essere considerati riserve. Contro l’Empoli scatta la prova del nove, nonostante l’emergenza in difesa. «Ci stiamo divertendo, voglio che la mia squadra continui così continuando a divertirsi. Davanti avremo un Empoli che vuole muovere la classifica, ci aspetta un ambiente complesso», conferma Di Francesco gettando altra acqua con l’idrante.
EMPOLI SENZA SAPONARA.
L’occasione sembra propizia: l’Empoli deve fare i conti con due squalifiche pesantissime. Salta il testa a testa in panchina tra Di Francesco e Giampaolo (sarà in tribuna), lo stesso discorso vale per la sfida nella sfida tra Berardi e Saponara (sconta la prima giornata di stop). Il punto di riferimento dei toscani non ci sarà, proprio lui che nella passata stagione realizzò una doppietta decisiva nel 3-1 contro il Sassuolo. «Siamo chiamati a dover reagire con rabbia alle avversità - dice Giampaolo - Non ha senso piangerci addosso in questo momento. Il Sassuolo? E’ una squadra collaudata con idee di gioco collettivo e un vasto parco attaccanti. Giocano a memoria dall´anno della promozione». Pronta la carta Krunic sulla trequarti: il modulo a trazione anteriore dell’Empoli non cambierà nonostante il forfait del numero cinque e della condizione non ottimale dell’ex romanista Paredes. Insomma, gioca la terza scelta: «E’ un ragazzo che ha tanta qualità - spiega il tecnico - fa parte del gruppo da mesi, ognuno si deve prendere le proprie responsabilità», chiude Giampaolo. Anche Di Francesco commenta l’assenza pesante di Saponara: «Ha dimostrato di essere il migliore marcatore dell’Empoli, è importantissimo per il loro gioco. Ma loro vogliono fare punti perchè meritano una posizione migliore in classifica. Hanno perso Valdifiori, ma lì in mezzo hanno trovato un giovane interessante come Dioussè».
IN TOSCANA DA EX. Non è una partita come le altre per l’allenatore del Sassuolo. Non avrà la stessa cassa di risonanza di Zenga che sfida l’Inter, ma Eusebio Di Francesco è legatissimo all’ambiente Empoli. In Toscana è partita la sua carriera di calciatore nel settore giovanile e poi da pedina imprescindibile in prima squadra. A 18 anni l’esordio in serie A: da qui è iniziato tutto. Ha totalizzato più di cento presenze prima di spiccare il volo e raggiungere la chiamata della Roma. Di Francesco chiede strada al passato per dipingere a modo suo il futuro.
Giampaolo conferma il solito 4-3-1-2: Krunic dovrebbe sostituire gli assenti Paredes e Saponara