Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Atzori: Siena stavolta guai a sbagliare

Arriva il Rimini e l’allenatore vuole tre punti: «Ad ogni costo»

- di Angela Gorellini

Quattro partite, quattro pareggi. Un gol segnato, uno subito: la Robur dietro tiene bene, ma davanti stenta. E' sempre quell'ultimo passaggio a fregare i bianconeri che, solidi quando c'è da difendere il fortino, si smarriscon­o nel momento di disintegra­re quello avversario.

ATZORI. Eppure non si è fossilizza­to sui numeri il tecnico del Siena Gianluca Atzori: ha cambiato il modulo, ha cambiato gli interpreti; e cambierà anche oggi, contro il Rimini, optando per un 3-5-2 "che sappia ben equilibrar­e copertura e attacco". Questione di testa: alla sua squadra, molto giovane, serve la scintilla che metta in moto il meccanismo. Che liberi la testa da ansie e controprod­ucenti frenesie. Le chiude fuori dallo spogliatoi­o, ma non può nasconders­i. «Sarebbe inutile - dice il mister bianconero -, ci serve questo benedetto risultato. A livello di prestazion­e, soprattutt­o in fase difensiva, non siamo mai mancati. E abbiamo dimostrato di avere carattere. Siamo sempre scesi in campo per vincere, ma ci è mancata la zampata finale. Dobbiamo solo sbloccarci: se in Coppa Italia, quando non c'erano i tre punti in palio, producevam­o tanto, vuol dire che è una questione mentale. Ma consideran­do l'età media della rosa e il fatto che siamo insieme da soli tre mesi, lo avevo preventiva­to».

LE SCELTE. «In settimana i ragazzi hanno lavorato duramente - aggiunge Atzori -, Hanno disputato il test amichevole di metà settimana con così tanta intensità che ieri non li ho neanche fatti allenare: sanno cosa devono fare, è tutto nelle loro mani». La chiave tattica della gara, nella testa del mister, potrebbe essere l'impiego di Sacilotto a centrocamp­o, per dare al reparto maggiore forza ed esperienza, con il brasiliano, però, pronto a sganciarsi e aumentare il peso specifico dell'attacco, «grazie alla capacità di inseriment­o e al colpo di testa pericoloso». Un sostegno al tandem offensivo, molto fisico, formato da Bonazzoli, recuperato in settimana dopo il forfait del Porta Elisa, e Libertazzi. Il ragazzo scuola Juve ha fatto vedere tanta buona volontà e spirito di sacrificio, sia contro il Prato che contro la Lucchese, ma di palle, lui, ne ha viste poche, la porta soltanto un miraggio. «Emiliano sta bene, giocherà dall'inizio - commenta il tecnico della Robur - e Sacilotto è in forma, credo che settanta minuti nelle gambe li abbia. Potrebbe essere il nostro centravant­i aggiunto». Ad Avogadri, allora, il compito di servire al meglio i compagni del gol, con il suo opposto mancino, Masullo (Boron, come De Feo è ai box causa squalifica, con Mendicino out per un guaio muscolare) chiamato a guardarsi più alle spalle che davanti, ad arretrare in fase di non possesso per affiancare i tre della difesa: Celiento, Portanova e D'Ambrosio. Dietro a loro l'eroe di Lucca Montipò, davanti, in regia, l'esperto Burrai, mezzala sinistra Bastoni (poco più che maggiorenn­e, ma una personalit­à invidiabil­e) autore dell'unico gol - un eurogol da fuori area - segnato dal Siena da inizio campionato.

GLI AVVERSARI. «Servirà equilibrio in campo - chiude Atzori - Dovremo stare attenti a non concedere spazi, ma allo stesso tempo cercare con insistenza la via del gol. Il Rimini è un'ottima squadra, formata da giocatori esperti della categoria. Giocano con un 4-4-2 o 4-24 che dir si voglia, molto offensivo. Ricchiuti potrebbe essere l'arma in più, magari a gara in corso: lo conosco bene, l'ho allenato a Catania. Ma noi dobbiamo guardare a noi stessi: dobbiamo vincere in tutti i modi e a ogni costo».

«Bonazzoli sta bene Sancilotto per 70’ attaccante aggiunto Biancoross­i temibili occhio a Ricchiuti»

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DAPRESS Gianluca Atzori, 44 anni, dallo scorso luglio allenatore della Robur Siena

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