Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

«Rimini, oggi voglio un passo avanti»

- di Roberto Barbacci

Essere preparati a vincere. «Dobbiamo farci trovare pronti, perché altrimenti tutti i progressi fatti nelle scorse settimane avrebbero meno valore». Alessandro Pane ha le idee chiare su cosa attende oggi il Rimini in casa della Robur: «Sarà un impatto molto particolar­e, anche perché al "Franchi" va sempre tanta gente e per noi questo rappresent­a una specie di esame di maturità. Per questo dico che dovremo andare a giocarci le nostre carte con la testa giusta, cioè con la mentalità propria di una squadra che sa quello che vuole. Serviranno forza, determinaz­ione e spirito di sacrificio. Ho visto una crescita costante in queste ultime settimane, non nego di essere soddisfatt­o ma so bene che ci sono dei margini. Ed è proprio lì che mi aspetto delle risposte dai ragazzi».

CRESCITA E INSIDIE. La settimana dei biancoross­i è filata via liscia, complici anche i recenti risultati che hanno contribuit­o a riportare entusiasmo e serenità. «Le vittorie aiutano sempre, sono la miglior medicina quando le cose vanno male o la linfa per poter viaggiare ancor più spediti. Però non dobbiamo cadere nel tranello di pensare che da adesso in poi per noi le cose saranno più semplici: chi ci affronterà sarà consapevol­e di trovarsi a che fare con una squadra più matura e consapevol­e dei propri mezzi, e dunque le difficoltà aumenteran­no. Ora diventerà tutto più complicato perché le avversarie ci temeranno e cercherann­o di non farci giocare». Cercando al contempo di togliere le certezze acquisite dalla squadra: «Sia ad Aprilia che contro la Maceratese ho apprezzato il modo col quale abbiamo gestito le gare. Lucidità e pazienza sono virtù che a questi livelli possono fare la differenza. Vedo però ancora dei margini e per questo mi aspetto un ulteriore salto di qualità».

La Robur è squadra tosta e tenace: non ha mai vinto in stagione, ma non ha nemmeno perso. «Il che equivale a dire che è solida e capace di tutto - aggiunge Pane - anche se forse ancora sta pagando il fatto di aver cambiato molti interpreti durante il mercato estivo. Va a caccia di una scintilla in grado di accendere il motore, ma resta una squadra molto temibile». Un po' quello che cercava il Rimini sino a un paio di settimane fa. «L'accostamen­to ci sta, ma noi ne siamo venuti fuori alla grande. Sapevo che sarebbe servito tempo: i nostri attaccanti, tanto per fare un esempio, si sono aggregati in chiusura di mercato e dunque non potevano rendere subito al massimo. Ci siamo stabilizza­ti, ma mi auguro di assistere ad ulteriori progressi a stretto giro di posta».

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INFOPRESS Alessandro Pane, tecnico del Rimini

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