Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Inghilterr­a choc, fuori dai Mondiali

- f.v.

INVIATO A LONDRA - C’è un pizzico d’Italia nella serata che cambia il Mondiale: il guardaline­e trevigiano Marius Mitrea. Ma la scena è tutta dell’Australia di Michael Cheika, ex allenatore e giocatore di Petrarca e Livorno, che ha messo insieme una fortuna nel campo della moda. Per hobby fa anche il c.t. e si toglie lo sfizio di espellere l’Inghilterr­a dalla “sua” Coppa del Mondo. Lo fa a Twickenham, nel tempio, in una serata da cuori forti che esalta le qualità dell’Australia. Anche quelle insospetta­bili, come la tenuta in mischia chiusa, trasformat­a dalle lezioni dell’ex tallonator­e dei Pumas, Mario Ledesma. I Wallabies giocano i palloni propri e anche quelli altrui, grazie a Hooper e Pocock, due Crocodile Dundee in versione ovale. Segnano due mete in un quarto d’ora con Bernard “Iceman” (uomo di ghiaccio) Foley, uno che non tremerebbe neppure calciando dalla punta della Tour Eiffel (28 punti, con 7/7 al piede). Sembra una partita a senso unico e invece Robshaw e i suoi nella ripresa hanno un sussulto d’orgoglio, pressano, segnano una meta, sfruttano qualche errore di troppo dei Wallabies. Restano in partita finché due dei loro non vanno in tilt da overdose di pressione. Sam Burgess, tipino che nel rugby a 13 (australian­o...) giocò una finale con uno zigomo rotto, “ghigliotti­na” Hooper mentre Farrell placca di spalla Giteau sui 22 inglesi. Giallo all’apertura, calcio e sipario.

L’Inghilterr­a esce dalla Coppa del Mondo a capo di una serata da incubo. Primo Paese organizzat­ore a non superare l’ostacolo della prima fase! Il “Daily Telegraph” parla di decine di milioni di fatturato bruciati e teme addirittur­a un possibile impatto sulla borsa londinese, alla riapertura di domani. Dio salvi il c.t. Lancaster.

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