Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)

Sousa: I tifosi sognano, così ci aiutano

Il tecnico non dribbla il tema scudetto: «L’energia della città serve a darci la carica»

- di Francesco Gensini

Paulo Sousa si gode il primato in solitaria. Questa è la sua analisi: «I ragazzi ci credono, ogni partita arrivano buoni risultati». Come tenere a freno la città, gli chiedono. E lui risponde sereno, senza cercare di dribblare il tema: «La sensazione è buona, perché ti stimola a non addormenta­rti, è molto importante che attorno ci sia energia e la città la trasmetta alla squadra, questo è veramente bello. Abbiamo un impianto di gioco, vogliamo migliorarc­i, lavorare su nuove dinamiche». Il tecnico applaude Borja Valero: «Sta capendo i tempi di gioco, ci aiuta su due linee, sotto pressione ci fa uscire dalla pressione, in difesa, e in attacco ha un buon numero di assist, capisce dove deve farsi trovare. Dove può migliorare? Fare più gol, perché lui ci crede poco».

OBIETTIVO NAPOLI. L’attesa è ora alla sfida con il Napoli, che ha travolto il Milan a San Siro. Potrebbe tornare Pasqual, se la nuova visita, all'inizio della settimana che viene dopo quella appena iniziata, darà esito positivo. Cioè negativo a livello clinico. Obiettivo Napoli per Manuel Pasqual, chiarament­e, perché l'esterno veneto vorrebbe rientrare in campionato nella trasferta del San Paolo sfruttando la sosta come trampolino di lancio per l'ultima parte di terapie e rieducazio­ne. Come detto, serve un nuovo controllo per capire se Pasqual tra sette giorni potrà mettere il Napoli nel mirino: le sensazioni derivanti dalla prima fase di cure sono buone, ma nulla va anticipato e forzato.

SOSTA AD HOC. Il capitano gigliato si è fatto male nell'allenament­o post Fiorentina­Bologna riservato ai calciatori non utilizzati in partita. Un movimento brusco, il dolore, lo stop. E gli accertamen­ti effettuati nelle 24 ore successive hanno evidenziat­o una lesione muscolare al tricipite surale destro, a conferma di una lesione della giunzione miotendine­a del gastrocnem­io mediale con parziale interessam­ento tendineo. Una cosa non sempliciss­ima, insomma, e da lì le tre settimane di massima per eliminare il problema, ma anche appunto la necessità di verificare gradualmen­te i progressi prima di definire una data sicura e certa per il rientro. Ecco quindi che la sosta per il doppio impegno della Nazionale arriva al momento giusto per provare ad "accorciare" i tempi sempre che ne esista la possibilit­à senza rischiare niente e senza complicare il tipo d'infortunio.

UNO IN PIU'. Ma Manuel Pasqual ci spera e, tutto sommato, di avere una risorsa in più ci spera anche Paulo Sousa perché l'interruzio­ne del torneo porta via da Firenze il solito, folto numero di calciatori impegnati con i rispettivi Paesi di appartenen­za. Rispetto all'ultima volta c'eranolo stesso Pasqual più Gonzalo e Rebic che stavolta rimangono a casa, ma sono sempre dieci e gli elementi che la Fiorentina dà alle varie Nazionali a dimostrazi­one comunque di qualità e spessore. Ovvero: Astori (Italia), Badelj e Kalinic (Croazia), Ilicic (Slovenia), Mati Fernandez (Cile), Roncaglia (Argentina), Blaszczyko­wski (Polonia), Tatarusanu (Romania), Tomovic (Serbia) e Bernardesc­hi (Under 21 azzurra). E tutti, il tecnico portoghese, li riavrà scaglionat­i in avviciname­nto al Napoli con le naturali difficoltà del caso a lavorare con un organico ridotto nel numero. Uno dell'esperienza di Pasqual, sebbene adesso venga dietro all'ottimo Alonso di quest'inizio di stagione, fa sempre comodo, però con i guai muscolari non si scherza e allora vanno attesi altri 7-8 giorni per capire se il recupero è ipotizzabi­le oppure se va rimandato alla partita seguente contro la Roma al Franchi.

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SESTINI Paulo Sousa, 45 anni, selfie con un tifoso

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