Corriere dello Sport Stadio (Nazionale)
«Questo Napoli è più forte di noi»
La resa di Mihajlovic: «Sono in debito con Berlusconi, salvo solo il primo tempo»
Di sale. Sinisa Mihajlovic non si è certo giovato dell’amicizia di Sarri, confermata platealmente prima del match. Alla fine il suo Milan è stato strapazzato tecnicamente dal Napoli, che avrebbe potuto tornare a casa con un risultato ancora più rotondo del 4-0 finale. Che lui giudica così: «E’ una brutta sconfitta, meritata. Dopo lo 0-2 siamo finiti. Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi, anche se il primo tempo abbiamo giocato bene, in modo equilibrato, ma in serie A non si possono regalare dei gol, lasciando fare ad attaccanti tanto forti. Noi siamo in mezzo al guado: non difendiamo bene né attacchiamo bene e subiamo su errori individuali». E sul futuro? «Ripeto, sono in debito adesso con Berlusconi e Galliani e lo sarò per tutta la vita».
Un incubo per l’allenatore, che naviga a vista, con 5 punti meno della passata stagione, a quota 9, esattamente la metà di quelli raccolti dalla capolista Fiorentina, il cui volo è iniziato proprio
nella prima giornata contro i rossoneri. Gli umori della società sono nerissimi, quello dei tifosi rosso rabbia, la posizione di Mihajlovic a questo punto è in piena bufera, a inizio sosta per la Nazionale, periodo rischiosissimo per chi è in bilico. Paradossalmente Mihajlovic può “contare” sul peso economico dei suoi due predecessori, Seedorf e Inzaghi, ancora a libro paga milanista. Sicuro che il più contrariato di questa nuova stagione che si annuncia tribolatissima sarà senza dubbio il presidente Berlusconi, che nel cambio del manico aveva individuato il vero colpo di mercato per la sua squadra. La situazione insomma è davvero complicata. E la notte, fatta di telefonate e confronti in casa Milan, vedremo oggi cosa produrrà.
APPUNTAMENTO A TORINO. Intanto Balotelli ricomincerà la sua stagione contro la squadra granata, alla ripresa del campionato. Ieri sera, infatti, è rimasto soltanto a guardare i suoi compagni sfidare il Napoli. Tutta colpa di un fastidio muscolare nella zona inguinale, non particolarmente serio, ma nemmeno da trascurare. Anche per evitare di correre il rischio che la sofferenza possa evolvere in una pericolosa pubalgia. La sua esclusione, insomma, è stata soprattutto precauzionale, legata, da un lato, al fatto che non avrebbe comunque giocato titolare e, dall’altro, ad una settimana di allenamenti differenziati. Un motivo in più per sfruttare la sosta per migliorare la sua condizione generale. Già perché l’estate di Mario è stata inevitabilmente particolare. Prima di tornare a Milanello, infatti, era ormai ai margini del Liverpool, non considerato da Rodgers neanche per gli allenamenti. Non a caso, appena se l’è ritrovato di fronte, Mihajlovic non ha esitato a sottolineare come fosse appesantito.
TROPPI SFORZI? C’è da dire, però, che in questo poco più di un mese di avventura-bis in rossonero, Balotelli si è applicato, raggiungendo una discreta forma. Proprio grazie al suo impegno, in partita come in allenamento, si è guadagnato la fiducia del tecnico serbo, che gli ha dato una maglia da titolare sia con l’Udinese sia con il Genoa. Il fatto è che quelle due gare le ha disputate nell’arco di soli 4 giorni, con il prologo dello scorcio finale del match con il Palermo. Insomma, non è da escludere che, proprio a causa di un serbatoio non ancora pieno, abbia finito per pagare uno sforzo eccessivo. Peraltro, qualche fastidio agli adduttori l’aveva già accusato prima della sfida con l’Udinese, tanto che la sua presenza era rimasta in dubbio fino all’ultimo, mentre al termine della gara con il Genoa era rientrato negli spogliatoi zoppicando.
Il tecnico sotto processo: il Milan ha 5 punti in meno rispetto a quello di Inzaghi